Continua la polemica intorno alle frasi omofobe postate da alcuni studenti sulla pagina Facebook del Liceo Asproni di Nuoro. Ad intervenire questa volta è il Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro. L’intervento del presidente sulla lista pubblicata su Facebook da studenti del liceo classico nuorese è volto a sensibilizzare un uso più responsabile dei social network.

Ricordiamo che il liceo classico, purtroppo, subisce uno scandalo a causa dell’omofobia manifestata da alcuni suoi studenti su “Spotted: Asproni Nuoro”, una pagina Facebook nata per consentire agli studenti di interagire scambiandosi appunti, consigli o fare nuove amicizie.

E invece il tutto si trasforma in un messaggio, con tanto di nomi e cognomi seguito da epiteti omofobi e altro, comparso nella serata di lunedì scorso. Questo basta per scatenare alcuni studenti che iniziano a commentare indignati creando una vera e propria guerra on-line con i messaggi che si moltiplicano velocemente e senza mezzi termini, coinvolgendo anche i diretti interessati che rispondono per le rime.

E sul caso del Liceo Asproni di Nuoro anche la posizione del Garante della Privacy Antonello Soro: “Quanto accaduto nel Liceo classico Asproni di Nuoro dimostra come sia importante sensibilizzare i giovani ad un uso responsabile dei social network. Dobbiamo aiutare i nostri ragazzi a frequentare le piazze mediatiche senza nuocere a se stessi e agli altri. Aiutandoli a conoscere realmente gli strumenti che abitualmente usano, ma di cui spesso ignorano i pericoli, possiamo garantire loro una autentica capacità di costruire se stessi in libertà e armonia”.

Il Garante per la privacy avverte forte l’esigenza di unire gli sforzi in una battaglia che deve vederci prevalere: quella di garantire il rispetto di ognuno di noi a partire dai più giovani che sono i più esposti ai pericoli di una “terra incognita” qual è spesso Internet, e la cui fragilità è ora accentuata dalle sfide tecnologiche che stanno cambiando il nostro modo di essere.

A questo obiettivo il Garante ha di recente dedicato la Giornata europea della privacy e lavora in stretta collaborazione con il Ministero dell’istruzione.

Il messaggio del Presidente dell’Autorità Garante si conclude con una speranza: “Il raggiungimento di una piena consapevolezza delle opportunità ma anche dei rischi delle nuove tecnologie deve vedere uniti genitori, istituzioni scolastiche, organismi di garanzia e media a salvaguardia innanzitutto dei nostri ragazzi”.

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