iPhone 5, basta dire questa semplice parola per identificare in un colpo solo l’oggetto del desiderio di molte persone. In tanti non sanno, però, che il melafonino della Apple atteso sul mercato è stato disegnato, pensato, approvato quando Steve Jobs era ancora vivo. Anche se può sembrare banale, solitamente quello che compriamo oggi nei negozi, online e offline, è stato progettato e definito diversi anni prima.

Con gli occhiali di Google, per la cosiddetta “realtà aumentata”, i Glass, si può tranquillamente dire che siamo in tempi di innovazione e scoperta. In questo senso, molti si sorprenderanno nel leggere che molte delle innovazioni, per esempio tablet e smartphone, sono stati progettati e definiti molti anni prima.

E proprio mentre i consumatori si preparano a file mastodontiche per aggiudicarsi in anteprima, si mettono in coda per l’ultimo modello di smartphone o di tablet, nelle stanze dei bottoni delle maggiori Holding del settore tech stanno già lavorando su quello che compreremo entro 3-4 anni.

Anche se sembra scontato fa comunque scalpore che l’ultimo prodotto della Apple, iPhone 5, non sia stato “benedetto” da Tim Cook, bensì dal defunto Steve Jobs. A scoprire quanto detto in questa sede ci ha pensato il procuratore distrettuale di San Francisco George Gascon.

Il procuratore distrettuale stava cercando un modo per potenziare sugli iPhone la funzione kill switch, ossia la possibilità di disattivare il device nel caso di furto. Secondo quanto riporta il San Francisco Examiner, Gascon ha prima provato a parlare della questione con gli operatori telefonici americani e dopo da chi produce l’hardware.

Il procuratore ne parla con Michael Foulkes, manager di Apple incaricato per i rapporti con la pubblica amministrazione. Ed è a quel punto che gli dicono: “L’iPhone in commercio è firmato Steve Jobs, per modifiche sul kill switch se ne riparla per i prossimi modelli”.