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Anche in Italia, nonostante i ritardi cronici che abbiamo accumulato in termini di digital divide, è giunto il momento della rivalsa dell’e-commerce che, secondo le stime, crescerà fino alla fine del 2013 del 18% e supererà gli 11 miliardi di euro. I fattori che possono creare questo trend positivo sono i vantaggi sul prezzo, i siti di couponing, la multicanalità e l’avvento dei dispositivi mobile.

Comincia a muoversi qualcosa sul fronte dell’e-commerce in Italia, anche grazie all’intesa tra Poste Italiane e Google, ma soprattutto per merito dell’avvento dei dispositivi mobile.

I settori con i tassi di crescita più elevati sono l’abbigliamento e l’informatica ed elettronica di consumo, ma anche l’home design e l’arredamento cominciano ad avere un ruolo significativo nell’e-commerce B2c italiano.

Anche se il settore è in crescita i numeri italiani non sono ancora all’altezza di altri Paesi più avanti nello shoppng online, come l’Inghilterra, dove il valore degli acquisti online è un sesto di quello italiano.

La spinta definitiva al commercio elettronico italiano potrebbe partire da due fattori: m-commerce e multicanalità.

Mobile commerce

Nel 2013 vale circa mezzo miliardo di euro con lo smartphone in veste di strumento comodo e funzionale rispetto al pc (sempre acceso, sempre in tasca o in borsa), in grado di riempire tempi morti ed estendere ulteriormente le opportunità di acquisto. Gli esercenti, da parte loro,  stanno concentrando sempre più i loro sforzi di marketing e comunicazione sul canale mobile, meno affollato e di conseguenza più economico rispetto al web.

Multicanalità

L’utilizzo congiunto e integrato di diversi canali a supporto del processo di interazione azienda-consumatore, con i negozianti che hanno attivato iniziative multicanale in grado sfruttare le peculiarità di ciascun canale e metterle a complemento dell’altro, sta conseguendo benefici importanti nella generazione di fatturato aggiuntivo.