Anche i ricchi vogliono il digitale! Questo si potrebbe desumere dal World Wealth Report 2014 (WWR) reso noto da Capgemini e RBC RBC Wealth Management. La corsa al digitale è sempre più importante per High Net Worth Individual (HNWI) che vogliono maggiori funzioni “moderne” per la gestione dei clienti riducendo il rischio di abbandoni e aumentando la redditività nella gestione patrimoniale.
Gli High Net Worth Individual (HNWI) si aspettano che la maggior parte, se non addirittura la totalità dei rapporti con i propri gestori, sia effettuata digitalmente entro i prossimi cinque anni e che sarebbero disposti a cambiare gestore qualora non venisse fornita un’esperienza integrata sui vari canali.
Questa richiesta di modernità, secondo i suddetti dati, è stata avanzata dagli HNWI di tutto il mondo, soprattutto da quelli che hanno interessi economici nei mercati emergenti come nelle zone dell’Asia-Pacifico, del Medio Oriente e dell’Africa. Come si può ben capire, la necessità del digitale per i grandi capitali, spazza via l’idea che il web è solo per i giovani.
Detto cotanto, possiamo aggiungere che più della metà degli HNWI, che possiedono oltre 20 milioni di dollari di asset da investire e tre quarti (74%) di coloro che ne possiedono tra 10 e 20, si aspettano rapporti principalmente digitali nella gestione patrimoniale entro i prossimi 5 anni. Inoltre, la richiesta del digitale non conosce limiti di età, patrimonio o area geografica. I clienti vogliono che i punti di contatto con i gestori patrimoniali siano sempre trasparenti e integrati.
Gli HNWI richiedono dei canali digitali che li tengono informati o che permettono di effettuare transazioni per avere maggiore all’accesso alle informazioni, con aggiornamenti di portafogli o dati su investimenti attraverso i siti Web piuttosto che di persona o per telefono. Per essere competitivi nel futuro le società di gestione devono adottare una mentalità favorevole alla trasformazione che includa il digitale in ogni interazione con i clienti.