Fino a qualche tempo fa, sembrava impossibile che gli effetti della crisi economica avrebbero potuto toccare il settore delal tecnologia. Ma anche sull’hi-tech grava l’ombra della recessione economica. Infatti, nei primi tre mesi 2013 il settore Ict (Information communication technology) ha registrato nel complesso a un calo complessivo di -7,5%. A salvarsi dal “naufragio” i servizi web e dispositivi mobili con tablet e smartphone in testa. Questo è il quadro dipinto dal 44esimo rapporto Assinform, l’associazione italiana per l’Ict che raggruppa le maggiori aziende del settore, presentato a Milano.

Assinform parla di Gdm (Global digital market), una dicitura rispetto all’Ict che definisce i contenuti digitali del web, dei Social Media e la pubblicità online. A livello mondiale il Gdm, nel 2012 ha segnato la cifra considerevole di oltre 4.200 miliardi di dollari con un incremento del 5,2%.

Il presidente Paolo Angelucci parla di “previsioni non buone”: “Il Gdm chiuderà a fine anno segnando un -4,2%, con l’It attestato a un trend di -5,8% e le Tlc ferme a -6,5%”.

IL DIGITAL DIVIDE ITALIA-EUROPA

Sulle imprese italiane, nel 2012, gli investimenti in tecnologie digitali sono diminuiti per le grandi aziende dello 0,9%, per le medie del 2,1% e le piccole del 3%. Mentre la percentuale di fatturato realizzato attraverso l’e-commerce si attesta al 6%, a fronte di una media europea del 15%. In Italia le abitazioni con accesso alla banda larga si fermano al 55%, con la media Ue 27 è del 73%. Le persone che non usano Internet sono il 37% della popolazione, mentre gli acquirenti italiani online si fermano al 11%, a fronte di medie europee rispettivamente del 22% e 35%.

SI SALVA IL MOBILE

“Scomponendo, il Gdm che nel 2012 ha totalizzato un fatturato di oltre 68 miliardi di eurospiega Angeluccisi rileva che i settori innovativi legate al web registrano un incremento superiore al 7%”. Anche a livello globale, la vendita di smartphone è cresciuta del 41% (98% i tablet) e quella di Internet delle cose del 6%, così come in Italia i trend sono stati rispettivamente del 62%, (139% i tablet). e 22%.