Era ancora il 1995, quando E-bay in Italia dal 2001, uno dei primi siti dedicati al commercio elettronico di successo, in questo caso le aste, cominciava a guadagnare posizioni nelle gerarchie dei consumatori offline. Oggi, l’e-commerce italiano a fine 2012 ha fatto segnare una spesa di 21 miliardi di euro. Il dato è riportato da Casaleggio Associati nella ricerca “E-commerce in Italia 2013 – I trend dell’e-commerce e le opportunità del mobile” presentata all’“E-commerce in Italia 2013”.

Dunque, l’e-commerce sembra essere immune anche all’attuale crisi economica, la quale è stata capace di far chiudere medie e piccole imprese ma che non sembra scalfire la marcia inarrestabile delle transazioni economiche online.

Una conferma di questa parziale analisi è fornita anche dal dato del fatturato prodotto sui mercati internazionali, da parte delle aziende made in Italy, che si attesta al 27% nel 2012. Più in generale, i settori che registrano, a livello aggregato, il fatturato maggiore sono: il Tempo Libero, che rappresenta il 57% del mercato e il Turismo (24%), le Assicurazioni (6%), l’Elettronica di consumo (5%) e l’Editoria (3%).

Il 55% delle imprese italiane votate al commercio elettronico, è spiegato nell’indagine, vende i propri prodotti anche all’estero, attraverso strategie e modalità operative differenti. La maggior parte di queste utilizza siti in diverse lingue (30% del campione).

Il mobile fattore determinante

Le aziende partecipanti alla ricerca hanno dichiarato che mediamente il 5% delle vendite complessive derivi da sistemi mobile commerce:  “Grazie alla diffusione dei dispositivi mobili, smartphone e tablet, e del mobile commerce, entro il 2015 il 50% della popolazione europea effettuerà acquisti on line. A livello mondiale l’e-commerce ha superato nel 2012 i mille miliardi di dollari, si tratta di un mercato globale nel quale chiunque può e deve concorrere“; prevede Davide Casaleggio, Partner di Casaleggio Associati.

Prima di concludere ricordiamo che anche UPA e Google hanno recentemente approfondito una ricerca sull’andamento dell’e-commerce: scoprite le loro conclusioni.