Le possibilità per coinvolgere chi visita il punto vendita, soprattutto grazie ai social media e in particolare ai social network basati su geolocalizzazione, aumentano ogni giorno: dall’ascolto e partecipazione alla conversazione, alla localizzazione, all’estensione di prodotti e servizi, al coinvolgimento delle reti di amici.

La geolocalizzazione non è più solo un modo di “premiare” chi visita il punto vendita, ma diviene sempre più un mezzo per coinvolgere, attraverso attività dedicate. Come quelle che SCVNGR ha introdotto a New York: ad esempio call to action a proporre nuovi piatti per i menù, a fotografare dettagli dei locali, a giocare con i propri amici. E’ l’ultima delle applicazioni “check-in”: individuano la posizione dell’utente e trasmettono l’informazione ai locali della zona, che possono inviare l’offerta più adatta in tempo reale.

SCVNGR si inserisce nella serie di cosiddette applicazioni “check-in”, cioè quelle che seguono i movimenti delle persone e si attivano quando queste fanno il proprio ingresso in una città, in un’area geografica delimitata, in un centro commerciale, in un locale. Un potenziale molto ghiotto per il mondo della pubblicità e del marketing. Grazie ad “app” come Scvngr, i locali vicini propongono offerte speciali se l’utente li inserisce nella propria lista “preferiti”, condivisibile e visibile sul web. O pensano per lui pacchetti speciali limitati nel tempo creati nel momento esatto in cui il cliente viene “detettato” nelle vicinanze.