Crescono partnership e promozioni targettizzate mentre lo spazio della fidelizzazione si allarga al mobile e ai social network, aprendo così nuove prospettive. Fino ad oggi erano i retailer a proporre ai clienti la partecipazione a giochi e contest. I nuovi ambienti on line e la tecnologia Gps oggi realizzano l’opposto, facendo sì che siano i consumatori a includere i brand nei propri momenti di socializzazione e intrattenimento.

E’ quello che accade con la pagina di Facebook di Primark, il retailer di abbigliamento inglese, che non è stata realizzata dall’azienda ma dai suoi fan. Primark ha deciso di conseguenza di non realizzare una propria, perché non avrebbe potuto fare meglio e avrebbe “esautorato” le migliaia di clienti fan del brand. La pagina, quindi non ospita promozioni e vendita push, ma ha il ruolo di centro di ascolto. E’ anche ciò che accade con Foursquare.

Albert Hejin ha lanciato Appie, una app per smartphone che permette ai cellulari con fotocamera di fungere da self scanner per leggere i barcode dei prodotti e farsi la lista della spesa, la quale si organizza direttamente in base al layout del punto vendita. Scegliendo tra 9.000 ricette disponibili nella app, poi, gli ingredienti relativi si aggiungono automaticamente alla lista. Gli utenti sono incoraggiati a dare feedback all’azienda su altri utilizzi desiderati della app.

Tesco ha lanciato Shopnav, una app per smartphone che ha continuamente migliorato fino ad aggiungere il “product finder” per trovare i prodotti nel negozio. Basta digitare il nome del prodotto e compare la sua ubicazione (corsia, scaffale, posizione).

Argos, ha creato un’app di notevole successo (500.000 download in una settimana) che permette di controllare la disponibilità di 25.000 prodotti in specifici negozi, verificarne il prezzo, acquistarli e prenotarli per ritiro immediato. A dicembre il sito del retailer aveva registrato un aumento del 600% delle visite da mobile.

Amazon offre Remembers, un’app che permette di fotografare un prodotto che interessa, inviare automaticamente la foto su Amazon, dove il personale cerca il prodotto o il sostituto più prossimo nell’assortimento e lo segnala, con prezzo e review, al cliente. E questo con un click può acquistarlo.

Spar (Regno Unito) aziende che investe da tempo nelle sponsorizzazioni sportive (la nazionale di atletica britannica), punta a investire il 10% del budget di marketing nel digital: ha introdotto, dopo il successo del primo nel 2009, il nuovo gioco online Ultimate Athletics (www.ultimateathelticsgame.com), cha ha duplicato le visite al sito: i visitatori giocano cercando di battere il proprio record e possono vincere premi, invitare altri amici a giocare e condividere il primo punteggio tramite collegamento a Facebook e Twitter. Spar dichiara che i giochi on line hanno aumentato notevolemente la brand awareness, modificato comportamenti dei clienti, permesso di raccogliere dati e stimolato vendite.

Tesco lancerà nel 2011 il self scanning mobile “Scan as you shop“, un complemento del self check out già utilizzato con successo da 10 milioni di clienti. La app di self scanning può anche leggere a voce alta ciò che c’è scritto su un prodotto per un cliente che non riesce: basta scegliere la funzione “Read this to me”.
Inoltre sempre Tesco ha investito in strumenti software per raccogliere il customer feedback in tempo reale nei punti vendita. Saranno affiancati all’attività di mistery shopping e alle indagini di customer satisfaction per avere una visione completa della qualità dell’esperienza in store.

I clienti sono invitati a dare feedback su qualsiasi aspetto dell’esperienza in store attraverso i canali sms, email, voip. il sistema organizza i commenti estraendone gli aspetti rilevanti: argomento, negozio, sentimenti.In questo modo si può attivare in tempo reale lo store manager per agire immediatamente.