Una nuova ricerca condotta da ConsumerLab di Ericsson dice che la possibilità di rimanere costantemente collegati a Internet sta rendendo i consumatori sempre più dipendenti dalla nube per le loro necessità quotidiane. E mentre la rivoluzione smartphone può avere dato iniziato a questa tendenza, la ricerca dimostra che l’uso delle app non fa altro che alimentarla.

I risultati sono interessanti, anche la creazione di una nuova serie di aspettative quando si tratta di collegare dispositivi elettronici di consumo. I dispositivi devono essere collegati, per essere utili. Per esempio, il 54 per cento degli utenti statunitensi che hanno dispositivi di memoria portatili hanno detto di voler essere in grado di sincronizzare i file con il PC di casa da qualsiasi luogo. E il 49 per cento dei possessori di fotocamere digitali ha voluto l’accesso diretto ad un sistema di archiviazione online sicura per le foto.

La ricerca – condotta in varie località, tra cui Stati Uniti, Europa e Giappone – ha rilevato inoltre che i consumatori sono sempre più connessi a internet tramite il proprio smartphone e lo usano prima di alzarsi dal letto. Nel 2011, il 35 per cento degli utenti degli Stati Uniti iPhone e Android hanno detto d’aver interagito con applicazioni non voce, come Facebook, dal proprio smartphone prima di alzarsi dal letto.

La facilità di accesso a internet consente ai consumatori di utilizzare un numero crescente di servizi cloud-based per eseguire le attività quotidiane. Esistono anche dei contro. Il rischio è la riduzione degli Sport e la trasformazione dell’Europa in una succursale degli Stati Uniti, un esercito di persone sovrappeso che hanno scarsa voglia di correre a fare il minimo sport per tenersi in forma.

I risultati svelano che i consumatori non usano soltanto le periferiche mobili per connettersi a notizie o siti di social-media, anche per trovare un posto per mangiare, pianificare le vacanze, incontri e svolgere le attività di tutti i giorni.