Da qui al 2014, il 40% degli acquisti online sarà effettuato dal cellulare. Ne è convinto eBay: il maggiore sito di aste online, di fatto, ha rivisto al rialzo le stime relative all’mCommerce per il 2010, portandole da 1 miliardo a 2 miliardi di dollari, a conferma delle grandi prospettive legate alle vendite via telefonino.

L’esplosione dell’mCommerce è avvenuta lo scorso anno, quasi inosservata dopo anni passati ad attendere un boom che sembrava non dovesse più avverarsi.

Nel mondo, circolano ormai oltre 5 miliardi di cellulari: due terzi della popolazione mondiale ne possiede uno e la ‘democratizzazione’ degli smartphone è destinata a cambiare ulteriormente le carte in tavola. Non è certo un caso, dunque, se quest’anno colossi come eBay e PayPal hanno iniziato a lanciare le loro applicazioni mobili.

Le applicazioni, avvertono però gli esperti, non sono una panacea per tutti i mali: bisogna innanzitutto convincere gli sviluppatori che non esiste solo l’iPhone, che avrà sì riscosso un gran successo, ma certo non è lo strumento migliore per raggiungere grandi fette di pubblico visto il suo alto prezzo. Tra iPhone, Android, Bada, BlackBerry, Symbian, la scelta è molto ampia e non è certo cosa facile sviluppare applicazioni per tutti i supporti e mantenerle sempre aggiornate.

Le applicazioni, poi, non sono tutto: anche se hanno contribuito a stimolare il mercato, hanno quasi fatto dimenticare l’importanza dei siti web mobili, che richiedono investimenti molto minori e si adattano a tutte le piattaforme. L’ultima versione del linguaggio HTML, l’HTML5, che permette di creare siti più interattivi, dovrebbe contribuire a sfumare le differenze tra applicazioni e siti mobili, consentendo ai commercianti di sperimentare nuovi strumenti di marketing e di fidelizzazione, anche – ma non solo – attraverso applicazioni in grado di notificare ai clienti l’avvio di sconti o promozioni basate sui tre parametri di ‘tempo, geolocalizzazione e personalizzazione’ delle offerte.

Bisogna, insomma, adattarsi al contesto degli utenti, altri, altrimenti molti sforzi non varranno a nulla. Se per eBay il successo sul mobile è stato assicurato anche in ragione del ritmo delle aste, che necessita di connettersi più volte per conoscerne l’esito, lo stesso risultato non è scontato per le offerte che richiedono magari la consultazione di lunghi cataloghi.

La forza del cellulare è quella di costituire un legame tra mondo virtuale e mondo reale, permettendo di confrontare i prezzi praticati da un negozio in tempo reale, di connettersi per verificare l’esito di un’asta o di acquistare un biglietto del treno lungo la strada per la stazione”, ha sottolineato Benoît Corbin, presidente della Mobile Marketing Association (MMA), secondo cui si giungerà presto a un nuovo equilibrio, caratterizzato non da un solo ‘mCommerce’, ma da tanti servizi, molti dei quali già esistono ma non sono ancora arrivati al grande pubblico.