Fonte Lettera 43 – Con i gruppi di acquisto si può risparmiare. Internet ci ha abituato a comprare all’asta beni di seconda mano, a barattare oggetti, a tentare la fortuna con le aste al ribasso ad acquistare attraverso i negozi online.

Ma negli ultimi tempi si stanno facendo largo i gruppi di acquisto, siti internet che propongono quotidianamente i prodotti e servizi nella propria città o in tutta Italia con sconti che vanno dal 30 al 70%: ristoranti top al prezzo di una trattoria, centri benessere e massaggi al costo di un biglietto del cinema, viaggi più scontati di un last minute. Offerte quotidiane che durano pochi giorni e che devono trovare un minimo di aderenti (un gruppo, appunto).

COME FUNZIONA. Gli utenti si iscrivono sul sito internet (Groupon, City-deals, Kgb deals, Glamoo, TuangOn per citare i più conosciuti) scegliendo la propria città e il tipo di servizio per cui desiderano ricevere le offerte. Il principio è quello di raggruppare un determinato numero di persone geograficamente vicine (solitamente città o provincia) che siano interessate ad acquistare voucher (buoni) per un prodotto o un servizio locale.

Se il gruppo minimo non si forma, non si perde niente, ma nessuno potrà usufruire dell’offerta; in caso positivo, invece, ci si potrà godere un weekend in un agriturismo al prezzo di una cena o un abbonamento annuale alla palestra al prezzo di uno semestrale. Gli iscritti sono già milioni in Italia e all’estero, sono giovani adulti (25/40enni), laureati, lavoratori, divisi a metà tra uomini e donne (anche se le donne prevalgono di poco), residenti in grandi città e acquistano spesso dal posto di lavoro.

CHI CI GUADAGNA DAVVERO. I siti internet trattengono una percentuale sui pacchetti venduti, di solito il 25/50% del prezzo di partenza dell’offerta. In cambio degli sconti, gli esercizi convenzionati ricevono una pubblicità accattivante per di più inviata a una platea ampia e profilata, incamerando in anticipo i pagamenti, anche nei casi in cui il cliente non si dovesse presentare. Tutti soddisfatti, dunque. 

Il coupon che rivoluziona l’acquisto

Usa, Francia, Gran Bretagna e Italia (sette città in tutto) è il mercato in cui opera Kgb deals (knowledge generation bureau). «Il business per i nostri fornitori non è una singola vendita, ma la pubblicità» dichiarano dalla società.



«Le offerte che il negozio propone agli utenti è il modo di ampliare la propria clientela. Noi richiediamo uno sconto medio del 70% e nessun vincolo di spesa minima o di giorni particolari per usufruire dello sconto. In pratica, un trattamento di un normale cliente, ma con un super sconto finale».

LE OFFERTE AUMENTANO. Gli iscritti e i clienti che si impennano sembrano dare ragione al meccanismo. Il valore medio di un coupon acquistato sta poi crescendo dai pochi euro di alcuni anni fa a centinaia di euro e le offerte delle società si stanno ampliando a macchia d’olio in tutta la penisola, «siamo presenti direttamente su Milano, Roma, Torino, Napoli e presto raggiungeremo anche la piazza di Bologna», hanno anticipato da Tuangon.

DIRETTAMENTE SUGLI SMARTPHONE. La corsa all’oro è partita e tutti rivendicano un primato: c’è chi è stato il primo sito di couponing a comparire in Italia (Tuangon), chi registra il maggior numero di iscritti (Groupon), chi e si differenzia offrendo prenotazione voli e vacanze anche attraverso smartphone e iphone (Glamoo). Cosa ci aspetta in futuro?

«I retailer potranno fare marketing e vendita diretta attraverso il nostro sito e si sta studiando il modo dare la possibilità di provare il prodotto in un negozio e poi comprare il buono-sconto» hanno fatto sapere da Glamoo.

I SOCIAL NETWORK IN PRIMA FILA. Anche Facebook, il più grande social network del mondo ha deciso di sbarcare nel mondo degli acquisti 2.0. Si chiama Facebook Deals e, grazie al meccanismo della geolocalizzazione, permette di scoprire le occasioni migliori e dà una mano ai commercianti a farsi pubblicità. 

Club di vendita e capi firmati: ecco Privalia

Differenti rispetto ai gruppi di acquisto, sono i club di vendita. Il meccanismo è simile, ma questi siti offrono soprattutto abbigliamento e accessori di grandi marche (in stock o delle collezioni precedenti), acquistabili con offerte lampo anche da singoli clienti. Nato da una costola di Groupalia e leader in Italia e negli altri mercati in cui opera (Brasile, Messico e Spagna), Privalia dal 2008 conta oltre 6 milioni di soci nel mondo e 1,2 milioni in Italia.





SHOPPING ESCLUSIVO. «I nostri soci aumentano dell’8% ogni mese e di questi la metà si è iscritto al nostro club grazie all’invito di un amico», ha dichiarato Valentina Visconti, Ceo della società. Quindi il passaparola si conferma la chiave di volta, anche nell’era di internet. Una fidelizzazione che non è soltanto legata alle iscrizioni ma anche agli acquisti.

SCONTI GARANTITI DEL 50%. «L’80% dei soci ripete l’acquisto con dei picchi di un ordine a settimana per gli heavy users». I prodotti preferiti sono soprattutto accessori, sportswear, in particolare abbigliamento casual, denim e scarpe. Sconto minimo garantito del 50%. Abbiamo accordi con i 500 top brand per ognuno dei paesi in cui siamo presenti». Questo nuovo modello premia i clienti, la società e, ovviamente, le case di moda che ottimizzando la gestione dei flussi di magazzino.

GLI SCONTENTI DELL’ACQUISTO. Ma, si sa, un conto è vedere un vestito in una vetrina, camminando per strada o navigando in rete, un altro e provarlo. Quanti non sono contenti dell’acquisto, per la taglia o semplicemente per capriccio, e decidono di rimandare indietro il prodotto? «Il reso si attesta al 3%», ha dichiarato Visconti, «garantiamo il rimborso totale e un’assistenza che per la prima volta è diretta e vicina ai clienti». 

Infatti Privalia, in totale trasparenza, ha aperto un canale di dialogo su Facebook, dove tutti possono dire la propria, anche lamentandosi dei tempi di spedizione e consegna o del fatto che non tutti i capi acquistati sono arrivati a destinazione. Soddisfatti o rimborsati? Fonte Lettera 43, Silvio Nobili