In Italia, come procede il fenomeno dell’e-commerce? Aumenta la fiducia nei confronti dell’e-commerce. Se i siti retail in Europa continuano a crescere (+79%) la grande distribuzione non ha ancora “sfondato”: in sostanza, la gente per fare la spesa preferisce ancora di gran lunga recarsi presso il punto di vendita.

Però qualcosa si sta muovendo, quanto meno in alcuni paesi del nord Europa: in Olanda il sito dell’insegna Albert Heijn (cresciuto in un anno del 41%) e nel Regno Unito Tesco sono nella top 5 dei siti e-commerce nazionali. Fare la spesa su internet è insomma un fenomeno ancora di nicchia, ma in crescita. E se in Italia le cose sembrano ferme, non è detto che in un futuro non lontano non debbano cambiare. Ma andiamo oltre.

Un muro che sta cadendo
Timidamente si fa strada anche nel cuore e nelle abitudini degli italiani, l’e-commerce. Con numeri inferiori rispetto ai paesi più internettiani d’Europa (gli italiani trascorrono online la metà del tempo dei britannici, ad esempio), ma comunque in crescita. Più uomini che donne, quasi la metà al nord, i navigatori italiani impazziscono per Facebook (il sito più visitato si prende il 23% del tempo trascorso online, contro il 12% in Europa, dati comScore). E le vendite su web aumentano del 14,2% nel 2010, anche se il giro d’affari è ancora basso rispetto a Germania, Francia o Regno Unito.

Però in Italia sembrano essere cadute le remore più profonde, che per anni hanno frenato l’accesso al canale. Tra coloro che effettuano acquisti online, il 95% si dichiara soddisfatto soprattutto per la flessibilità dell’esperienza di acquisto. E cresce a quasi l’11% l’incidenza media dell’e-commerce sul totale del fatturato aziendale, percentuale che cresce al 16% per le aziende che operano nel settore dei servizi (indagine eBit Innovation e Demoskopea).

Buoni risultati per le aste online
Una transazione al secondo. Questo il bilancio dell’ormai storico sito di aste eBay.it, che nel 2010 ha registrato un aumento del numero totale di acquisti del 5,6% rispetto al 2009. La categoria che ha generato il maggior numero di acquisti è ancora l’elettronica da consumo, seguita da Abbigliamento, Accessori e Casa, Arredamento e Bricolage. I più forti incrementi si sono avuti invece per Bellezza e Salute (+39%), ancora per Casa, Arredamento e Bricolage, (+26%) e Auto ricambi e accessori (+23,6%). I prodotti più cresciuti per vendite sono stati gli accessori per iPhone (+161%) e per Blackberry (+141%) e le Lampadine e Led (+130%).
Un trend interessante e confermato dall’andamento europeo, che vede i siti di aste crescere nel 2010 più dei social network nei collegamenti in mobilità, guadagnando l’86% di visitatori nel 2010 sul 2009: una percentuale probabilmente spinta anche dalla novità dell’anno, i siti di coupon stile Groupon, il quale da solo in Europa ha conquistato un terzo del mercato e in Italia ha incassato una crescita nel 2010 del 15%, più di ogni altro paese Ue.

Sul Web e Social prima dell’acquisto
Anche chi non compra online però non prescinde dal web. Lo dimostra la forte crescita dei siti di confronto tra i prezzi. In particolare, come emerge dal Terzo Osservatorio Italiano sull’e-Business realizzato da eBit Innovation e Demoskopea, il 98% del campione intervistato raccoglie informazioni sui prodotti o confronta i prezzi sul web e un terzo degli intervistati (il 32%) lo fa quotidianamente. Il 67% dei navigatori effettuata almeno un acquisto on line al mese mentre l’81% del campione svolge attività sui social network (il 31% ogni giorno).

E l’area social inizia ad influenzare anche la sfera degli acquisti: il 39% dei navigatori durante la formazione del processo di acquisto cerca sul web informazioni dagli altri consumatori e cresce (dal 35% del 2010 al 41% del 2011) la percentuale di chi considera blog, forum e community come i canali più affidabili, mentre i siti istituzionali sono ritenuti il mezzo più affidabile solo dal 30% degli utenti.

Un certificato antitruffa
La sicurezza è sempre stata uno dei punto deboli delle vendite online. La cautela ad utilizzare la propria carta di credito ha tenuto per anni lontano una buona fetta di consumatori preoccupati di frodi informatiche e clonazioni. Ma anche truffe e raggiri sono tra i timori di chi non può “toccare con mano” il prodotto acquistato. Un problema particolarmente sentito per i siti di abbigliamento, tra quelli a più forte incremento nell’ultimo anno, e che vedono nella sottocategoria dell’usato una nicchia che attira sempre più adepti. Per questo il sito subito.it ha lanciato un sistema integrato di verifica dell’autenticità dei capi di marca usati basato sulla tracciabilità. Il primo brand che godrà di questo servizio è Moncler. Una piattafporma attesta l’autenticità tramite un codice e una serie di informazioni presenti sul capo d’abbigliamento: solo se il capo è autentico l’annuncio viene messo online e la tracciabilità può essere verificata dal potenziale acquirente.

Tutti pazzi per i tablet
L’elettronica è e resta il settore al top delle vendite online. Ma quali sono stati nel 2010 i prodotti più cliccati nella categoria “calda” dei notebook, netbook e tablet Pc? Lo rivela l’osservatorio 7Pixel che fa capo ai siti di ricerca Trovaprezzi e Shoppydoo.
La categoria tablet è passata dallo 0,18% di gennaio all’8,88% di dicembre sottraendo quote di mercato soprattutto alla categoria notebook (che comunque mantiene una media annuale del 28,6%). Il prezzo medio dei tablet più che doppio rispetto ai netbook invece fa sì che questi ultimi mantengano la propria connotazione di portabilità low cost e che siano solo marginalmente scalfiti dalla messa sul mercato di dispositivi con prezzi medi ben differenti.

Nei tablet il testa a testa ha riguardato iPad e GalaxyTab. L’ingresso nel mercato a maggio di iPad rivoluziona le dinamiche del settore: in quel mese circa un computer portatile su 14 venduti in rete è un iPad. Ma il primato dura pochi mesi: Samsung con il Galaxy Tab scalza la mela e negli ultimi due mesi dell’anno diventa il modello più popolare nella macrocategoria Notebook, Netbook e Tablet con circa il 2,78% di ricerche a novembre e il 3,27% a dicembre.

In aumento di due cifre sul 2009 ma ancora sotto la media europea: ecco lo stato delle vendite online in Italia. I siti di aste e di abbigliamento e la novità coupon in crescita, elettronica ancora al top. Fonte key4biz.it