C’è un nuovo arrivo nella rete federale ‘Free Italia Wi-Fi’: è ‘Terre di Siena Wi-Fi’. Ancora una volta la Toscana si dimostra attenta alla connessione wireless…



È stato inauguarato pochi giorni fa a Castiglione D’Orcia, in provincia di Siena, il primo hotspot della rete ‘Terre di Siena Wi-Fi’, che consentirà di comunicare via internet gratuitamente nel comprensorio grazie alla copertura wi-fi di alcune aree pubbliche, per un servizio che soddisfi le esigenze di residenti e visitatori.

L’hotspot inaugurato va ad aggiungersi ai centri che già offrono la connessione a costo zero: Monteriggioni, Casole d’Elsa, Sarteano, Chianciano Terme, Rapolano Terme, Castelnuovo Berardenga, Radicondoli, Castellina in Chianti e la stessa Siena in Piazza del Duomo, distante solo pochi minuti a piedi dalla centralissima Piazza del Campo.



Come si accede?

Partendo da un qualsiasi browser si viene reindirizzati ad una welcome page; qui l’utente ha la possibilità di scegliere come utilizzare la connessione:

– se non ha intenzione di registrarsi può comunque visitare i siti ‘sbloccati’, quelli cioè senza restrizioni, che sono definiti walled-garden;

– per navigare in tutti gli altri siti potrà registrarsi chiamando gratuitamente da mobile per ricevere le credenziali di accesso.

Che si scelga l’una o l’altra possibilità ogni utente avrà a disposizione 60 minuti di navigazione gratuita al giorno, anche non consecutiva, e un traffico dati di almeno 300Mb.



Quali sono le prospettive future?

La sperimentazione sta coinvolgendo delle zone pubbliche ma a breve si estenderà anche a luoghi di cultura come biblioteche e musei del senese; questo orientamento risponde all’obiettivo espresso dall’amministrazione di creare un nuovo circuito per la cultura, facendo virtualmente uscire da ‘luoghi chiusi’ del sapere contenuti di pubblica utilità, ad esempio per chi studia o lavora.

Ancora una volta, quindi, l’intento dell’iniziativa non è solo mettere a disposizione degli utenti abituali di internet la connessione libera e gratuita anche in luoghi pubblici ma anche invitarli a riappropriarsi del patrimonio culturale che caratterizza la Val d’Orcia come tanti altri luoghi d’Italia, rendendolo a misura di tablet o smartphone.

 


Fonti: www.liberoquotidiano.it, www.sienanews.it