La città di Torino ha attivato un sistema integrato wi-fi e banca dati per localizzare i defunti nel cimitero. Non è uno scherzo!


Di pochi giorni fa la notizia di una singolare novità tecnologica introdotta in due cimiteri di Torino (Monumentale e del Gerbido): ci si potrà infatti collegare grazie alla connessione wi-fi gratuita ad una banca dati, Ricerca Defunto, per localizzare la tomba del proprio caro o della persona a cui si vuole rendere omaggio.


Il sistema permette di risalire con un buon grado di certezza alla tomba giusta, perché la banca dati non comprende solo le generalità del defunto ma anche nome e cognome del coniuge e la scadenza della concessione per la sepoltura: in breve, tutte le informazioni che possono aiutare a sciogliere i casi di omonimia.


Sicuramente pensare a amici e parenti con tablet o smartphone alla mano in un luogo così particolare può sembrare strano se non irrispettoso e allora ecco che agli ingressi principali sono stati piazzati dei totem, grazie ai quali si possono ricevere le coordinate tramite un sms. Per i più tradizionalisti non mancheranno mappe cartacee del cimitero.


Nulla da obiettare sull’efficienza ma la domanda sorge spontanea: ha senso applicare un servizio del genere al cimitero?


, per capirlo basta astrarsi dal contesto. È utile perché:

1. Si tratta di un servizio avanzato e interattivo che consente anche a persone che vengono da fuori o piuttosto giovani di individuare con facilità e discrezione la propria destinazione, semplificando quindi la vita dell’utente in una situazione in cui risulterebbe particolarmente fastidioso rivolgersi a qualcuno;

2. È un ulteriore passo in avanti per la digitalizzazione dei servizi, così come è già accaduto per i documenti di identità, le patenti di guida e le tessere sanitarie; questo rende molto più facile il controllo dell’utenza ma permette anche un accesso facilitato alle informazioni da parte dell’utenza stessa;

3. Il sistema si basa su una banca dati, utile sia per controllare rapidamente le informazioni sia per disporre di contatti da riutilizzare per altri tipi di comunicazione. Ovvio che in questo caso i nomi inseriti non possono ritenersi degli utenti ma i dati raccolti possono ad esempio essere connessi all’anagrafe o a imprese di pompe funebri, che a loro volta stanno gradualmente entrando nel mondo digitale.


Insomma, l’idea del Comune di Torino di introdurre il wi-fi nei cimiteri può far storcere il naso ma non è nient’altro che una delle tante applicazioni pratiche di un servizio tecnologico, in fin dei conti nemmeno tra i più inutili. Senza contare che, se l’esperimento dovesse registrare un discreto successo, altri cimiteri in tutta Italia potrebbero metterlo in atto e in questo caso il capoluogo piemontese deterrebbe il primato d’innovazione nel settore.


Fonte: www.quotidianopiemontese.it