In attesa di una presa di posizione del governo sul post-decreto Pisanu, proliferano le iniziative per lo sviluppo delle connessioni senza fili. Il 31 dicembre, come annunciato settimane fa dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, si chiuderà il ciclo del decreto Pisanu del 2005, norma che impone l’identificazione mediante carta d’identità degli utenti intenzionati a sfruttare una rete pubblica senza fili.

La mancata proroga della legge deve coincidere con la stesura di un nuovo testo che al momento non è ancora stato preso in considerazione in parlamento. In attesa di conoscere le nuove regole da applicare per promuovere lo sviluppo delle connessioni senza fili, istituzioni e privati si attivano per dotare la Penisola di un’adeguata copertura tenendo conto del fatto che l’identificazione probabilmente continuerà a essere richiesta in una forma meno obsoleta.

La Provincia di Roma, la Regione Sardegna e il Comune di Venezia hanno dato il via al progetto Free Italia Wi.fi: si tratta di una rete unica, finanziata dalle istituzioni e completamente gratuita per i cittadini. Per collegarsi agli hot spot dislocati nelle suddette zone gli utenti dovranno registrarsi una sola volta al portale di riferimento.

A Milano invece le sorti del collegamento senza fili sono affidati a GreenGeek, associazione no profit che sta promuovendo l’installazione di antenne wifi su iniziativa dei singoli cittadini o degli esercenti. Una rete, dunque, che parte del basso e garantisce un’ora di navigazione gratuita al giorno.