E’ molto interessante l’integrazione tra attività digitali del mondo reale, social media, social shopping, local based marketing e digital entertainment. Diesel in questo senso si muove molto. E’ stata eseguita un’approfondita ricerca sulla comunicazione che integra l’ottima campagna “Be Stupid” con attività sui punti vendita, di crowdsourcing e di user generated content.

L’ultima azione di Diesel Italia è l’attività di design your bag con le parole chiave della campagna Be stupid, decidi quali parole mettere sulla borsa e vai a ritirarla in negozio.

Diesel nelle varie country nella passata stagione ha integrato più strategie e diverse modalità per rileggere la campagna Be stupid.

In Danimarca dai primi di maggio su display video nei negozi erano visibili gli mms della campagna bestupid mms in cui i clienti sulla falsariga delle foto della campagna Be stupid inviavano le loro immagini e potevano rivederle nel negozio, oppure la campagna spagnola con l’installazione di una webcam nei camerini di due store spagnoli.

Una delle attività più discutibili lo ha effettuato Diesel Usa, che con Faces of stupid chiedere di caricare la propria foto con uno sticker attaccato dove si vuole e si allega una storia di 140 caratteri. Gli sticker in fronte qui vanno alla maggiore. Il premio una periodo di vacanza a ballare con gli squali in Australia.
In Italia prima dell’estate Diesel ha lanciato un concorso di ugc negli store con tanto di telecamera nei camerini: Push the red botton, qui il video di promozione.