A Bergamo arriva il wi-fi gratis per tutti. Si innesta sul progetto “Biblio-Less”, attivato in precedenza dall’amministrazione per dotare di connessione internet le principali biblioteche  della città, e punta a collegare zone turistiche cittadine di primaria importanza, sia a livello architettonico (Con piazze e palazzi storici) sia a livello contenutistico (Musei e gallerie d’arte).

Bergamo Wi-Fi (Questo il nome del nuovo capitolo della connessione pubblica nel capoluogo lombardo) funzionerà esattamente come le altre reti private nate in tutta Italia: bisognerà effettuare la registrazione sul portale, ottenere la password ed utilizzarla per una navigazione di massimo 2 ore al giorno al costo di zero euro.

L’intento è quello di creare un circuito giovane e dinamico grazie al quale i contenuti e la conoscenza viaggino liberamente, offrendo così un utile mezzo di comunicazione ai cittadini ma anche ai turisti.

 

Come mai allora in pochi lo conoscono?

Si dice che se il wi-fi non ha ancora preso piede sia colpa di parziali inefficienze della rete, che rendono di fatto offline alcune aree segnate invece come connesse sulla carta; altra questione spinosa è il riconoscimento da parte del portale delle sole SIM italiane, con la conseguente penalizzazione ed esclusione degli stranieri dalla potenziale utenza.  È un problema che affligge non solo la rete di Bergamo ma tutti i distretti, anche i più grandi come Milano e Roma, a cui ancora non è stata trovata una soluzione.

Inutile dire che, considerata l’incidenza del turismo in un paese come l’Italia e le finalità del progetto, lasciato così com’è Bergamo WiFi perderebbe gran parte della sua ragion d’essere e costituirebbe un ulteriore spreco pubblico: sebbene non tutti, infatti, abbianno una connessione a banda larga, perlomeno la copertura internet è diffusa nella quasi totalità del territorio nazionale; pensare ad un servizio destinato solo ai residenti sarebbe superfluo e limitante.

È necessario quindi bypassare il problema delle SIM oppure trovare metodi alternativi di connesione, e in fretta, per far sì che questi piccoli passi verso la digitalizzazione dei servizi in Italia non si rivelino inutili e vengano pertanto abbandonati.

 

(Fonti: eco-rete.it)