Nato nel lontano 2001, lo standard Wi-MAX non ha finora incontrato il successo che nelle intenzioni dei suoi promotori doveva riscuotere. Caratterizzato dal poter offrire connettività in esterni ed anche in movimento, le sue specifiche rappresentano una sorta di unione tra i pregi delle principali tecnologie di comunicazione wireless, con inclusa la possibilità di creare nuovi servizi.

Il finora tiepido interesse suscitato da questo standard, identificato come IEEE 802.16, anche e soprattutto da parte dei produttori, è derivante dal progressivo miglioramento di altre tecnologie che si pensava inizialmente dovessero essere rapidamente sostituite proprio dal WiMAX, come ad esempio UMTS e che hanno visto prolungare la loro vita oltre quelle che erano le previsioni.

Non mancano però i tentativi di dare un impulso definitivo allo standard, per dare modo al volano di avviarsi e dare origine ad una vera diffusione di massa dei servizi basati sul protocollo. Un esempio in tal senso è dato dalla iper-tecnologica Taipei, capitale di Taiwan.

Nella città culla dell’hi-tech, dove ogni anno ha sede il Computex, una delle più importanti manifestazioni mondiali del settore, è stato annunciato l’avvio di un progetto mirato ad offrire connettività WiMAX su 1000 taxi.

Il servizio, messo a disposizione da VMAX Telcom, sarà inizialmente gratuito e permetterà di connettersi alla Rete restando comodamente seduti in una delle 1000 auto gialle che solcheranno i larghi viali dell’area metropolitana della città asiatica.

L’operatore non ha al momento ancora reso noto se la gratuità proseguirà anche dopo la fase di startup né se è prevista un’estensione del servizio ad un numero maggiore di taxi o ad un’area di maggiori dimensioni.