Comprare senza soldi (ma con la carta di credito) e senza neanche dover affrontare la folla dei negozi del centro. Oggi è un’abitudine sempre più diffusa grazie all’e-commerce, che sta cambiando radicalmente l’esperienza d’acquisto dei consumatori, soprattutto quelli fashion-addicted. Diciamolo: in giro non ci sono più soldi. O meglio ce ne sempre meno, ma non perché le cose vadano così male. Anzi. E’ che ormai, nell’era digitale, per comprare (e vendere) basta un semplice clic. E i soldi – quelli di carta- diventano un numero sul conto corrente.

Insomma in giro non ci sono più soldi contanti perché vedere e toccare con mano spesso non fanno più parte dello stesso acquisto. Mentre vedere e cliccare sta diventando il must per chi vive, e non solo, di fashion.

In pratica: anche l’arte dello shopping sta cambiando moda, la TV – dove dalle semplici televendite  (“se comprate la pelliccia, vi regaliamo un monto’, un televiso’ o un videoregistrato” urlava Rocco, una delle star dei pomeriggi delle tv locali anni ’80) siamo passati ai veri e propri canali di vendita tipo Mediashopping o QVC -, fino appunto alla rete, dove i negozi virtuali stanno affiancando le boutique di grido.

Cosi per esempio se un marchio molto cool come Pinko arriva a ideare a Milano la vetrina touch, dove sfogliare il catalogo di tutte le cose in negozio, ecco che la fantasia delle case di moda sta travolgendo il concetto di commercio. Trasformandolo in e-commerce. E allora ecco “Winter Storms”, la nuova capsule Collection di Burberry che si rende disponibile non solo in negozi selezionati, ma pure sul sito burberry.com. Dove trovare appunto le novità che fanno parte della linea Burberry Brit, che include abiti prèt-à-porter (trench, out wear, denim e maglieria) e accessori (borse, scarpe, occhiali e orologi) per uomo e donna, caratterizzati dal “megacheck” bianco e nero” Burberry e da dettagli che includono zip, borchie e inserti in pelle.

Oppure il progetto lanciato dal sito “thecorner.com” che consiste in un fashion film – cioè un video esclusivo, crono-fotografico, realizzato dal designer Hedi Slimane – che racconta la storia di due adolescenti californiani per esaltarne il loro modo di essere e dunque di vestirsi. Cosi come thecorner consiglia nel suo on-line store inaugurato nel 2008 come menswear  e che poi nel 2009 ha aperto la collezione donna e agli accessori, con la Red Carno Collection di Trussardi (portafogli, necessarie, borse a tracolla, borse da palestra e ancora cover per Blackberry, iPod, iPhone e iPad) come pezzo forte per il Natale. E poi ancora Hydrogen Jeans, brand di riferimento per lo sportswear di  lusso, che sbarca su internet con il suo primo flagship Store on line (e per l’occasione propone la mitica felpa “Rocky” a un prezzo speciale) sul sito www.h2jshop.com.

Opure Silver Retail, il primo e-commerce dedicato alle gioiellerie che ha registrato un balzo del 30% nelle vendite da inizio anno con un incremento record sul fatturato.

L’e-commerce è quasi una scienza” – spiega Felice Limosani, grande esperto in materia anche perché è stato lui a creare  il successo del sito luisaviaroma.com dedicato al fashion di lusso. Nel 2003 ha avuto l’idea di cambiare il concetto di shopping on-line, studiando i comportamenti digitali del consumatore, ovvero il fatto che, mancando il contatto diretto con il prodotto, sarebbe cambiato il rapporto con l’acquisto. Cosi insomma è nato lo “struscio digitale”, ovvero il travaso tra siti che crea una galleria di negozi virtuali interdipendenti. Convincere colossi come Nokia, Coca Cola o Fiat che il nostro poteva essere loro utile è stata durissima. Il risultato però è stato eclatante: è nata l’informazione cross mediale, l’intrattenimento diretto verso il consumatore, un luogo d’incontro che ha portato subito ad avere 50 mila contatti al giorno sul nostro negozio virtuale. Insomma: performance artistiche come vetrina per i grandi marchi”.

Cosi in pratica ecco perché tutte le più grandi firme della moda si sono rivolte al digitale, vedere per credere il sito di Gucci ad esempio, vero connubio tra visione e stile. Ed è proprio l’estetica il prossimo passo: “dallo scorso aprile ho creato per il gruppo Vuitton quattro cellulari col brand Emilio Pucci che la Sharp ha commercializzato in Giappone per il colosso DoCoMo. In pratica il concetto è la semplicità, perché se in rete bisogna sempre identificarsi, con un cellulare basta un clic per acquistare e avere a casa in un solo giorno ciò che si vede sullo schermo”. Colori, eleganza e praticità: sono le nuove regole del mondo mobile, dove i negozi diventano a portata di tasca. E quindi dall’e-commerce siamo già all’m-commerce, dove il conto arriva direttamente nella bolletta del telefonino.

E dunque alla fine questo vuole dire che ci saranno sempre meno soldi in giro. Ma sicuramente si moltiplicheranno gli acquisti.