Tecnologie contactless o Apps? I servizi di e-payment, infatti, possono bypassare la tecnologia hardware grazie alla soluzione proposta da Starbucks, una grande catena internazionale di caffetterie che offre ai propri clienti caffè, dessert e prodotti di pasticceria e che ha lanciato un innovativo servizio di pagamento in chiave mobile.

È sufficiente scaricare l’applicazione Starbucks Card Mobile app: l’app, gratuita, permette ai possessori di iPhone, iPod Touch e Blackberry di gestire la propria coffee-card tramite cellulare: pagare, controllare il saldo e velocizzare le operazioni.

Il servizio mobile permette agli utenti di gestire l’ordine in modalità digitale: sul display dello smartphone viene visualizzato un codice a barre, un Qr codeper la precisione, che verrà letto da uno scanner presente alla cassa dello store. La somma da pagare viene quindi scalata dal credito della card. Come caricare o ricaricare la Starbucks Card? Semplice: mediante carta di credito o PayPal. Insomma il telefono si trasforma in una carta di credito virtuale.

Il servizio per ora è diffuso in 6800 caffetterie di cui mille statunitensi ma prossimamente sarà esteso anche all’Europa e al resto del mondo. E per i terminali Android, la versione dell’app è in fase di sviluppo.

Che le Apps rappresentino un segno dei tempi era chiaro. Ma ora che l’Nfc sta diventando una tecnologia nativa per tutti gli smartphone di prossima generazione (per l’Iphone5 Nfc embedded si parla di una probabile uscita a giugno), il fenomeno app va decisamente rivisto. Oltre al mobile quali saranno le prossme killer application?