Nuovi giornali pensati appositamente per la tavoletta magica di Apple. Il Tablet Pc non solo come prodotto rivoluzionario e magico, come Steve Jobs ha definito il suo iPad, ma anche nuovo, e temibile, concorrente dei siti web. Sembra, infatti, che i nuovi dispositivi che hanno stravolto il mercato della tecnologia informatica stiano per entrare in campo a dar battaglia al web e alla sua informazione.

Richard Branson e Rupert Murdoch stanno pensando a far nascere quotidiani specifici solo per iPad. E mentre Branson ha presentato una rivista mensile (del costo di 1,70 sterline o 2,99 dollari) chiamata Project, Murdoch si accinge a lanciare il The Daily, che si potrà consultare a un dollaro alla settimana.

Queste nuove iniziative stanno a testimoniare quanto il web sia cambiato e diventato, attualmente, un mezzo di poca utilità per gli editori che sfornano molte notizie e informazioni. Ma questa ‘pecca’ era poco evidente prima dell’avvvento dell’iPad. La prepotente entrata sul mercato di questo prodotto ha fatto emergere una realtà ben più complessa.

Un tradizionale browser su un computer serve per navigare tra vari siti di informazione, ma lo è in modo solo scadente per immergere l’utente in uno di essi. C’è da dire che come i giornali, la radio e la televisione offrono modalità diverse di presentazione delle notizie e dell’informazione, con diversi gradi di profondità, così anche Internet segue questo piano.

La gente tende a prendere il meglio dalle home page dei vari siti, invece di effettuare ricerche andando maggiormente in profondità, perché i browser funzionano così, e quando si cerca di arrivare più in profondità in una pubblicazione in rete, spesso la pagina si carica lentamente e diventa difficile riuscire a leggerla o uscirne.

L’iPad, con le sue app a schermo intero contenenti un unico gioco o un’unica fonte di informazione, è diverso e offre, inoltre, la possibilità di scaricare un’edizione intera. Ciò rende più facile navigare in profondità. Risulta, dunque, comprensibile come sulla tavoletta pubblicare un giornale che vada in profondità nell’informazione offre chance migliori di competere con il flusso di informazione open-source e in pillole dell’open Web. Ed è proprio su questa che stanno scommettendo Murdoch e Branson.