Lo scorso giugno Yahoo ha acquisito una startup indonesiana sconosciuta ai più, Koprol. Obiettivo? Avere una piattaforma di geolocalizzazione da cui far partire “PlaceFinder”, un pacchetto di servizi in mobilità che sui metadati geografici fonda appunto il suo valore aggiunto.

Il servizio andrà a sostituire Yahoo maps e il suo punto di forza è la capacità di tradurre tra vari sistemi di geolocalizzazione, offrendo così agli sviluppatori che vogliano lavorare sulla piattaforma tutti i servizi a supporto della creazione di un database di contenuti geolocalizzati.

Ecco alcune delle query che faranno parte del sistema di ricerca:

•single-line address
indirizzo composto da una sola linea di testo;
•multi-line address
indirizzo composto da più linee di testo, incrociando i risultati;
•fully parsed address
indirizzo con tutti i componenti specificati;
•point of interest (POI), area of interest (AOI)
luoghi non identificati con un indirizzo specifico (ad esempio monumenti, parchi);
•airport codes
codice identificativo dell’aeroporto
•where-on-earth ID (WOEID)
identificativo unico e permanente di uno specifico punto della superficie terrestre
•coordinates
latitudine e longitudine
Gli sviluppatori potranno utilizzare il codice http://where.yahooapis.com/geocode?, abbinando ad esso i parametri geografici specifici.