Come era prevedibile, dai prossimi mesi anche gli utenti iOS dovranno pagare un abbonamento annuale per l’applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp. Questo è quanto avrebbe dichiarato il ceo e co-fondatore della società Jan Koum nel corso di un un’intervista rilasciata ad Alexander Klöpping, fondatore olandese del portale Universiteit van Nederland, riportata dalle pagine de Il corriere.

Dopo che Whatsapp è recentemente finita nel mirino del Garante della privacy, adesso arriva un’ltra brutta notizia per una parte di quegli utenti che utilizzano il suddetto servizio. Infatti anche per gli utenti iOS, arriva la manna del pagamento del canone.

Al giorno d’oggi, chi ha uno smartphone della Apple deve affrontare una spesa una tantum di 0,89 centesimi di euro per scaricare l’applicazione. Per Android, il sistema operativo di Microsoft e altri il download è gratuito e dopo i primi 12 mesi scatta la tassa annuale da 0,79 centesimi.

Come riportato dalle pagine de Il Corriere, il sistema che verrà esteso ai melafonini è il cosidetto in-app purchase, cioè il pagamento successivo al download gratuito per potersi aggiudicare servizi aggiuntivi o la prosecuzione dell’utilizzo dell’app.

La diffidenza di molti utenti si è materializzata nella necessità di dover registrare la propria carta di credito o farsene prestare una, nel caso dei più giovani, per completare l’acquisto. Gli utenti della Apple non avranno probabilmente la stessa reazione: sono abituati a considerare WhatsApp come applicazione a pagamento.