Popolarissimo in Inghilterra e USA, prende piede anche in Italia il fenomeno City Deals. Se Google offre 6 miliardi di dollari per comprare un’azienda un motivo ci sarà. E se questa offerta viene rifiutata, significa che nel mondo di Internet si prepara qualcosa di grosso.

In breve, Groupon altro non è che l’evoluzione dei giornali locali, dove la gran parte degli introiti deriva proprio dalle inserzioni.

La società, che ha iniziato la sua attività nel Novembre del 2008 a Chicago, offre uno sconto giornaliero sulle migliori cose da fare, mangiare, vedere e comprare in più di 140 città in tutto il mondo. Di fatto l’utente entra nel sito, sceglie la sua città, e legge le offerte, di solito assolutamente vantaggiose. Groupon utilizza infatti il potere di acquisto collettivo per offrire sconti imbattibili, garantendo un chiaro beneficio sia ai partner che ai consumatori.

Perché è adatto alle piccole imprese
Groupon opera a livello locale: le offerte sono elencate per città di residenza, e chi si iscrive riceverà email con sconti esclusivamente nella sua area. Le aree commerciali più adatte a questo tipo di business sono le piccole realtà: centri estetici, palestre, ristoranti, alberghi, cinema, negozi di abbigliamento, etc.

Per ora, non si vedono prodotti di largo consumo né catene di grande distribuzione. E forse risiede proprio in questo la sua forza, riuscire a portare le microaziende su Internet, aprire alla rete il mondo della piccola pubblicità locale online. Un mondo dove i contratti non valgono migliaia di euro, ma le dove gli inserzionisti sono moltissimi. Insomma, margini ridotti, ma numeri enormi.

E in effetti realtà piccole come pizzerie, palestre, negozi, preferiscono apparire sul mercato locale, piuttosto che sul motore di ricerca universale, google, dove la platea è forse addirittura troppo ampia.