Proprio per la sua caratteristica di non invasività, il Digital Signage è ritenuto ‘più dolce’ rispetto alla pubblicità realizzata sui canali televisivi tradizionali ed in qualche modo migliorativo dell’ambiente della struttura – sia esso un esercizio privato o un edificio di pubblica utilità – in cui era istallato. Da un recente sondaggio è emerso come il 64% degli intervistati ha dichiarato di ricordare almeno uno tra i messaggi trasmessi sugli schermi pubblicitari mentre il 57% aveva appreso una qualche notizia sui prodotti presentati.
La pubblicità realizzata attraverso l’innovativo sistema, presenta molteplici vantaggi, tra cui:

– attrarre ed incuriosire, nonché coinvolgere il traffico dei potenziali clienti all’interno di un negozio attraverso le istallazioni strategicamente posizionate in posizioni che godono di un’ottima visibilità ed in grado di rivolgersi ad un pubblico eterogeneo, come potrebbe essere una sala di attesa o le casse di un supermercato;
– sfruttare i display per la visualizzazione di oggetti in promozione, con tanto di informazioni tecniche e argomentazioni efficaci e convincenti ai fini dell’acquisto dello stesso;
– veicolare messaggi pubblicitari decisamente convenienti dal punto di vista del riscontro economico – come ad esempio la pubblicizzazione del lancio di un nuovo film – nonché rafforzare la visibilità di alcuni marchi presenti all’interno dello stesso punto commerciale enfatizzandone la presenza.

Soprattutto nei periodi di crisi economica, il principale obiettivo dei retailer – ovvero degli esercizi commerciali – consiste nell’ aumentare il proprio ‘conversion rate’ ovvero far sì che ogni singolo cliente spenda una parte sempre più consistente del proprio budget nei negozi di un’insegna preferendola a un’altra. Un concetto che si potrebbe tradurre con l’accezione dello ‘store loyalty’ ovvero della fiducia nei confronti di un determinato punto vendita, che dovrebbe essere traslato su ogni singola referenza.
Il Digital Signage è un formidabile aiuto nell’innalzare il ‘conversion rate’: enfatizzando determinate caratteristiche dell’offerta del distributore, come la qualità, la certificazione della produzione, ed altre importanti caratteristiche, lancia l’ultimo appello prima della decisione finale sull’acquisto da parte del cliente. Il distributore, in sede di contrattazione, potrà dunque chiedere un contributo al fornitore per aumentarne il fatturato all’ interno dei propri negozi.