Il rapido mutamento del panorama dei media in Italia ha reso necessari diversi adattamenti in alcuni settori, che spesso giungono a rappresentare veri cambi epocali. Un esempio in tal senso è rappresentato dal settore dell’editoria, che in molti casi non è ancora riuscito a riadattarsi con nuovi modelli di business in grado di soddisfare tutti gli aspetti di criticità.Uno dei temi più spinosi riguarda la coesistenza di modelli di distribuzione sostenibili sui mezzi digitali.

I dati del rapporto e-Content 2010 di Confindustria mostrano una contrazione dei ricavi del 2,7% nel comparto News sui mezzi digitali nell’anno 2009 rispetto al precedente. Questa flessione è data dall’effetto combinato sulle due fonti di ricavo, ovvero sugli abbonamenti (sia online che su Mobile) e sugli investimenti pubblicitari (che coprono circa il 60% dei ricavi).

Le previsioni per il 2011 sono, tuttavia, positive per l’andamento dei contenuti a pagamento: lo stesso rapporto stima, infatti, un tasso di crescita dei contenuti digitali a pagamento del 13,5% tra il 2010 ed il 2011, superando così il valore complessivo di 6 miliardi di Euro. Allo stesso modo, è previsto un aumento della pubblicità del 7%, a fronte di un calo degli investimenti nella digitalizzazione dei contenuti pubblici (ad esempio nel settore dei Beni Culturali e del Turismo) del 12,4%. Con specifico riferimento alle News sui mezzi digitali, inoltre, è prevista una crescita complessiva del mercato del 9,9%, raggiungendo nel 2011 un valore di 161 milioni di Euro. Gli abbonamenti online sono quelli che mostrano un tasso di crescita più positivo (75%, passando da 8 a 14 milioni di Euro), seguiti da abbonamenti su Mobile (8%, raggiungendo quota 54 milioni Euro) e pubblicità (5,1%, con un valore previsto di 93 milioni di Euro).

Se le opportunità non mancano, è necessario quindi capire come sfruttarle al meglio, con soluzioni che si adattino al proprio mercato di riferimento e al proprio business. Un esempio può essere rappresentato dall’editore australiano Lonely Planet, specializzato in guide turistiche internazionali. La casa editrice ha lanciato nel 2009 un applicativo per iPhone che offre la possibilità di scaricare sul proprio dispositivo guide turistiche di città o nazioni, ad un prezzo ridotto rispetto a quello della versione cartacea. Considerando, a titolo di esempio, la guida di Londra, lo stesso contenuto in formato cartaceo ha un prezzo nell’ordine di 20 Euro, mentre sull’App Store costa 4,99 Euro. Per incentivare l’utilizzo dell’applicazione, nella primavera 2010 ha offerto gratuitamente, per un periodo limitato, il download delle guide di alcune grandi città (tra cui Londra, Roma, Parigi, Berlino, Vienna, Barcellona). Il catalogo viene costantemente arricchito e le recensioni degli utenti sono estremamente positive.

Questa iniziativa mostra molteplici aspetti positivi. Innanzitutto presenta importanti sinergie tra il tipo di contenuto, fruibile in mobilità, con il device utilizzato. Inoltre, la scelta di affidarsi a contenuti residenti sul dispositivo esclude il problema, spesso citato in riferimento al Mobile Internet, di tariffe di connessione costose e spesso non sfruttabili all’estero. Infine, oltre ad offrire un servizio a valore aggiunto, premia gli utenti che lo prediligono con un risparmio rispetto alla versione cartacea. Oltre agli aspetti di contenuto, sono infatti offerte componenti di geolocalizzazione e visualizzazione di mappe sul dispositivo, che sfruttano alcune delle peculiarità tipiche del Mobile.

È evidente perciò come, alla luce di una presa di coscienza tanto delle difficoltà esistenti quanto delle opportunità disponibili, sia possibile progettare nuovi modelli di business costruiti sul valore fornito all’utente attraverso modalità coerenti e con i giusti strumenti.

Fonte: articolo per la newsletter Nielsen Media Monthly Report -G.Noci