Nel 2010 l’e-commerce italiano cresce del 14% e raggiunge i 6,5 miliardi di euro di vendite dirette ai consumatori. Lo evidenzia uno studio, giunto alla decima edizione, dell’osservatorio sul tema promosso dalla School of management del Politecnico di Milano con la collaborazione di Netcomm, il Consorzio del commercio elettronico, che spiega anche come sia stata superata la soglia dell’1% sul totale delle vendite retail. 

“L’incremento previsto nel 2010 per il mercato italiano – illustra un comunicato – e’ circa doppio rispetto a quello inglese e statunitense (+8%), superiore a quello tedesco (+12%) e in linea con quello francese (+15%)”.

 “Il superamento della ‘soglia psicologica’ dell’1% rispetto al totale delle vendite retail – ha detto Alessandro Perego, responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce ‘business to consumer’ – e’ un dato positivo” che, tuttavia, considerati i diversi tassi di penetrazione nei vari settori (dal12,5% del turismo a qualche centesimo di punto nell’alimentare, passando per il 4% dell’editoria), “evidenzia chiaramente le enormi potenzialita’ del commercio elettronico non ancora sfruttate nel nostro Paese”.

La nostra penetrazione dell’1%, infatti, si confronta con il 10% del Regno Unito, il 7% della Germania e il 5% della Francia, con una differenza ancora piu’ marcata se ci si sofferma sulle categorie che rappresentano il grosso della spesa delle famiglie, ovvero alimentari e abbigliamento.

La spesa media annua dell’acquirente italiano e’ invece allineata a quella dei consumatori online francesi e tedeschi con valori compresi tra gli 800 ed i 900 euro ed e’ significativamente piu’ bassa di quella dei web shopper inglesi pari a oltre 1400 euro. A crescere piu’ impetuosamente e’ l’abbigliamento, che ha fatto registrare l’incremento piu’ elevato, con il 43% di crescita rispetto al 2009, mentre tutti gli altri settori si fermano fra l’11 e il 19%., mentre, in valore assoluto, i maggiori contributi alla crescita vengono dal turismo, con un aumento da 443 milioni. 

“Nel 2010 si e’ aperto un nuovo capitolo per l’ecommerce italiano: superata la crisi dell’anno precedente tutti i numeri hanno ricominciato a crescere”, ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “Gli acquirenti online in Italia hanno raggiunto quota 8 milioni, spinti certamente anche da fenomeni sociali come Facebook, Twitter e tutti i siti in cui le persone entrano alla ricerca di relazione, informazione e svago e poi acquisiscono una dimestichezza tale da superare il divario tecnologico e quindi anche la sfiducia nel mezzo”.

Migliora anche l’export, che cresce del 19% e raggiunge quota 1,05 miliardi, ma, nel complesso, e’ negativa la bilancia fra importazioni ed esportazioni, visto che il valore assoluto dell’import e’ pari ad oltre due miliardi, principalmente a causa di biglietteria aerea e prenotazioni di hotel.