Una lecita convinzione, basata sul fatto che il fenomeno è a un punto di maturità tale da attrarre un gigante come Amazon e che proprio con l’entrata in scena della società nordamericana si arricchirà significativamente l’offerta on line di prodotti fisici. Le vendite di libri, gadget elettronici e via dicendo rappresentano infatti solo un terzo (i due terzi rimanenti sono coperti dai servizi, e quindi biglietti, ricariche telefoniche, polizze assicurative e altro) del giro d’affari totale del commercio elettronico italiano, che si presume sfiorerà quest’anno gli 8 miliardi di euro, + 18% rispetto al 2009.
Innanzitutto aumenterà la possibilità di scelta per gli acquisti in Rete, visto e considerato che nel menu preparato dalla società di Seattle figurano giocattoli, piccoli elettrodomestici e orologi e soprattutto libri – oltre due milioni fra italiani (100mila in pronta consegna) e stranieri, che saranno proposti con uno sconto del 30% e quindi Cd (400mila), Dvd (120mila titoli, di cui 40mila in lingua italiana) e prodotti elettronici (40mila articoli). Come ha spiegato al Sole24ore Diego Piacentini, senior vice president International Retail (si veda anche intervista in questa pagina) della compagnia americana, Amazon sbarca in Italia con un’offerta ampissima. Mai avevano debuttato in un nuovo mercato presentando 10 diverse categorie di prodotto: sintomo di quanto la società creda nella crescita dell’e-commerce italiano, e il fatto che oggi sia minimale la sua incidenza sulle vendite al dettaglio è sinonimo di grandi opportunità da cogliere. La società non vede quindi come limiti né la lenta diffusione della banda larga né la scarsa efficacia dei sistemi di consegna (gli ordini effettuati su Amazon.it saranno gestiti dalla logistica europea) e scommette sulla bontà di un modello consolidato ma in costante evoluzione. Ad Amazon – ha precisato la società – preme soddisfare il cliente, offrirgli prezzi convenienti e garantirgli servizi di qualità.