PESCARA. La tv ha rivoluzionato gli anni ’50. I tablet pc e l’Ipad avranno lo stesso effetto sulla società contemporanea. Lo assicura una ricerca dell’Upa (Utenti pubblicitari associati). Ma l’Abruzzo rischia di arrivare in ritardo. Giornali, web e televisione insieme in un unico strumento. È questo il segreto dei tablet pc e in particolare dell’Ipad. Ne è convinta l’Upa, l’associazione che riunisce le più importanti e prestigiose aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità.

Le tavolette magiche. Gli strumenti tecnologici che rivoluzioneranno la nostra epoca sono dei pc portatili ancora più piccoli e maneggevoli. La traduzione letterale di tablet pc è computer tavoletta. Materialmente si presentano proprio come delle tavolette interamente occupate da un video touchscreen, in italiano schermo tattile. Per utilizzare questi computer non servono tastiera e mouse. Basta sfiorare lo schermo con una pennina o con le dita. A quest’ultima categoria di tablet appartiene l’Ipad della Apple.

La ricerca dell’Upa. Da mesi si discute sulle potenzialità di questi strumenti. Molte aziende stanno investendo su queste tecnologie. Il Gruppo Espresso e il Centro sono tra i primi a pubblicare i loro prodotti editoriali sull’Ipad. L’Upa ha realizzato la prima ricerca qualitativa sull’impatto dei tablet tra i consumatori. I risultati superano le attese: «L’avvento dei tablet è paragonabile a quello della televisione negli anni ’50», dichiara Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa.

Superato il digital divide. Lo studio sottolinea la facile fruibilità dei contenuti da parte dei lettori. I tablet consentirebbero di superare il così detto digital divide, ossia il divario tra chi ha accesso effettivo alle nuove tecnologie e chi non riesce a sfruttarle. «Ipad e tablet sono riusciti a risolvere due problemi che frenano l’online», spiega Sassoli, «I tablet hanno semplificato il web e hanno reso un’esperienza affascinante la lettura della carta stampata. Un incrocio di soluzioni che ha portato molti degli intervistati a parlare di effetto magico».

La lampada di Aladino. Grazie ai tablet, anche chi non è un mago del computer può sfruttare tutte le potenzialità della rete. Secondo l’Upa sono degli «esaltatori di contenuti». «La ricerca», prosegue Sassoli, «sottolinea le emozioni che prova chi usa questi strumenti. L’Ipad è visto come una lampada di Aladino che, sfiorandola, mette a disposizione funzioni da mille e una notte. Una sfera di cristallo che apre finestre sul mondo».

E in Abruzzo? Per accedere a questo paese della meraviglie c’è un ostacolo che va al di là del prezzo dei tablet. «Banda larga e WiFi (le reti internet, ndr) sono le condizioni necessarie per lo sviluppo di questi mezzi», sottolinea l’Upa. E qui nascono le note dolenti per l’Abruzzo. Le aziende telefoniche hanno fatto già degli investimenti. Tuttavia l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche abruzzesi è affidato alla società Abruzzo Engineering. La società controllata dalla Regione è al centro di una serie di inchieste. Insomma, i tanti scandali giudiziari rischiano di creare altri danni all’Abruzzo.