Novità in merito alla possibile, quanto incerta, liberalizzazione delle connessioni wi-fi in Italia con il deposito di un nuovo emendamento da parte del l’on. Boccia, relatore del Decreto del Fare alla Camera. Il testo fa riferimento alle osservazioni e le critiche piovute sul provvedimento dopo l’annuncio della tracciabilità delle connessioni per gli esercenti.
Come annunciato da più parti, nel testo depositato ci sono le modifiche invocate da Quintarelli e dall’on. Marco Meloni che aveva affidato alle agenzie le sue dichiarazioni: “La liberalizzazione del WiFi in Italia andrà avanti (…) abbiamo richiesto ai relatori del provvedimento di presentare un nuovo emendamento, che affermi il principio della libertà di accesso in modo chiaro e inequivocabile”.
Il comma 1 è formulato come segue: “L’offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite tecnologia wi-fi non richiede l’identificazione personale degli utilizzatori. Quando l’offerta di accesso non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore del servizio, non trovano applicazione l’articolo 25 del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1o agosto 2003, n. 259, e successive modificazioni, e l’articolo 7 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni”.
Così bar, ristoranti e alberghi che offrono il wireless come servizio accessorio ai propri clienti non dovranno più preoccuparsi di tutta una serie di obblighi e di tenere traccia di chi usa il WiFi nei loro locali.