Per cercare di identificare le best practice, in merito alle Smart Cities e ricavare i modelli percorribili, più adatti ad ogni tipologia di città e di situazione locale. Per questo motivo è nato lo Smart City Index Between, che da 10 anni effettua un monitoraggio sistematico della diffusione dell’ICT (dalla banda larga alle piattaforme di servizi digitali), ponendosi l’obiettivo di misurare il livello di “smartness” delle città italiane con una metodologia più dinamica.
Dopo che città come Roma si sono aperte al concetto di Smart, molte altre città stanno cercando la loro strada verso le Smart Cities. Lo sforzo è apprezzabile ma fino ad ora non esisteva uno strumento che mostrasse a che punto sono le città italiane nel verso la realizzazione concreta della Smart City.
Smart City Index vuole essere un contributo allo sviluppo delle Smart Cities in Italia, considerata la disorganizzazione che regna sovrana. Tutti i soggetti locali non sfruttano le esperienze delle altre città europee.
A questo punto il ranking dello Smart City Index, che valuta le prestazioni di tutti i 116 Comuni capoluogo di provincia primari individuati dall’ISTAT, è una classifica pensata per misurare la distanza tra la città migliore (punteggio = 100) e le altre.
In questa ottica, Bologna è la città più avanti nel percorso verso la Smart City (= 100), seguita da Milano, Roma, Reggio Emilia, Torino e Firenze.
In generale le città del Nord si concentrano prevalentemente nella parte alta del ranking e quelle del Sud e Isole occupano la parte bassa, risultando predominanti nelle retrovie della classifica. Le città del Centro, invece, si distribuiscono più uniformemente. Ecco le eccezioni: Bari, Salerno, Potenza, Lecce e Cagliari compaiono tra le prime 40, mentre una dozzina di città del Nord si trovano dall’80°posto in giù, tra cui Trieste, Novara ed Alessandria, per citare quelle sopra gli 80.000 abitanti.