L’Antitrust Ue ha aperto due indagini su Google. Il primo argomento riguarda “abuso di posizione dominante nel mercato della ricerca su internet” mentre il secondo è un’indagine formale sul sistema operativo Android, OS che equipaggia milioni di SmartPhone. Il colosso di Mountain View rischia una maxi-multa se non riuscirà a chiarire i dubbi che hanno portato l’Antitrust ad aprire le due indagini.
L’accusa è quella di aver favorito “sistematicamente” i propri prodotti nei risultati delle pagine di ricerca. Ad essere “incriminato” è il servizio denominato “Google shopping“, che a detta della Commissione Europea ha una posizione più rilevante rispetto agli altri risultati della concorrenza. Sempre secondo l’Antitrust questo andrebbe e danneggiare il consumatore finale, che sarebbe portato a cliccare sul primo risultato raggiunto. L’accusa potrebbe poi estendersi anche ad altri servizi come Google Maps, Hotel e Flight.
“Temo che Google dia un vantaggio anticompetitivo ai suoi servizi di shopping, ora ha l’opportunità di convincerci del contrario, ma se l’indagine confermerà i nostri sospetti Google dovrà affrontare le conseguenze legali e modificare il modo in cui conduce gli affari in Europa”, ha detto il commissario alla concorrenza Margrethe Vestager così come riportato dall’ANSA.
L’indagine sul sistema operativo Android mira invece a capire se la casa di Mountain View abbia abusato della sua posizione dominante nel campo dei sistemi operativi, applicazioni e servizi per smartphone, oltre a capire se ci siano stati patti anticoncorrenziali.
La risposta di Google è arrivata attraverso il suo blog ufficiale. “Con rispetto, ma siamo fortemente in disaccordo con lo ‘Statement of objection’ e non vediamo l’ora” di presentare la nostra posizione “nelle prossime settimane. Google potrà essere il motore di ricerca online più usato – scrive sul blog aziendale Amit Singhal, senior vice president di Google Search così come riportato da ANSA, ma le persone oggi possono avere accesso alle informazioni in molti modi diversi e le accuse di danni, per consumatori e concorrenti, si sono dimostrate fuori luogo”. Google sottolinea che gli utenti hanno “più che scelta che mai.”