Fonte Wireless Innovation: Nel primo quadrimestre del 2011, secondo recenti stime di Gartner, sono stati venduti 84 milioni di Personal Computer a livello globale, registrando un calo dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2010 e del 18% a livello europeo. IDC in una ricerca analoga rivela un trend negativo per il settore ancora più marcato, segnando un -3,2% e un totale di 80,5 milioni di PC venduti nel mondo.
Nonostante l’inizio dell’anno sia tradizionalmente un periodo non florido per il mercato dei PC (e sia necessario considerare altri elementi contestuali come il sisma in Giappone e la situazione in Medio Oriente) gli analisti mettono in evidenza come ciò possa essere interpretato un segnale di un trend negativo più ampio, da collegarsi alla proliferazione dei dispositivi tablet e smartphone ed ai mutati comportamenti di acquisto dei consumatori correlati a questo fenomeno.
La principale causa dello stallo del settore è infatti il crollo della domanda lato consumer, un’utenza non più attratta dalle politiche di prezzi competitivi dei produttori e che, in particolare per quanto riguarda i notebook (che per gli ultimi 5 anni hanno da soli rappresentato circa il 40% della crescita totale del mondo PC) non ha il desiderio di acquistare un ulteriore Personal Computer, ma preferisce piuttosto orientarsi verso altri tipi di device, come un iPad.
Il rimpiazzo dei parchi macchine aziendali nel segmento professional aveva in un primo momento sminuito l’effetto della decrescita, e continuerà a farlo parzialmente anche nel corso del 2011 e forse fino agli inizi del 2012, seppur con differenze significative all’interno dei diversi mercati e regioni.
Ci troviamo quindi forse all’inizio del declino dell’era dei Personal Computer? I segnali sono diversi: un’altra ricerca Gartner ha previsto che entro il 2013 il numero di smartphone nel mondo supererà quello dei PC: 1,82 miliardi contro 1,78, e ciò senza considerare i tablet. Piper Jaffray, una banca d’affari statunitense, ha calcolato che nel corso del 2010 sono stati venduti 14,5 milioni di iPad, più circa un altro milione di dispositivi tablet prodotti da altri vendor, mentre Forrester prevede che entro il 2015 82 milioni di americani possederanno e utilizzeranno un tablet.
Anche l’utilizzo di internet in modalità Mobile è in continua crescita: ad oggi il 59% degli americani utilizzano internet dal proprio cellulare, mentre sono 11 milioni gli italiani. Da recenti ricerche Doxa emerge che gli italiani utilizzano il proprio dispositivo Mobile per accedere a internet anche quando si trovano a casa nel 73% dei casi, confermando come questi device siano utilizzati anche quando si ha a disposizione un PC tradizionale.
I nuovi tablet e smartphone hanno raggiunto un livello di performance ritenuto accettabile dalla larga maggioranza degli utenti, che con essi possono svolgere buona parte delle attività tradizionalmente effettuate da PC in maniera soddisfacente. Mentre gli attuali smartphone hanno già potenzialmente rimpiazzato una serie di dispositivi mono-funzione come lettori MP3, fotocamere, navigatori GPS e videogiochi portatili, le logiche imperanti del Cloud Computing permetteranno presto all’utente di traformare il proprio tablet in un super-computer virtuale, accedendo alle informazioni e alle risorse di cui necessita tramite la rete.
La nuova classe di dispositivi mobili assolve inoltre in pieno alle necessità di connettività derivanti dal successo dei social network, permettendo di essere sempre online, non solo quando ci si trova seduti dietro ad una scrivania. I mercati di questi dispositivi godono inoltre di un fermento non paragonabile a quello saturo dei PC, in cui la concorrenza si è ormai tradotta in efficienza di distribuzione e competitività dei prezzi. Il mercato degli smartphone si muove secondo logiche diverse, con le quali gli operatori si sono inseriti con importanti specificità: RIM Blackberry si è aggiudicata la clientela Business grazie ad una perfetta integrazione con la mail aziendale, Apple ha costruito la propria forza su facilità d’utilizzo, grafica curata e design, mentre Android sulla piena compatibilità con un alto numero di produttori e sul supporto di device di gamma diversa.
Nonostante l’inizio dell’anno sia tradizionalmente un periodo non florido per il mercato dei PC (e sia necessario considerare altri elementi contestuali come il sisma in Giappone e la situazione in Medio Oriente) gli analisti mettono in evidenza come ciò possa essere interpretato un segnale di un trend negativo più ampio, da collegarsi alla proliferazione dei dispositivi tablet e smartphone ed ai mutati comportamenti di acquisto dei consumatori correlati a questo fenomeno.
La principale causa dello stallo del settore è infatti il crollo della domanda lato consumer, un’utenza non più attratta dalle politiche di prezzi competitivi dei produttori e che, in particolare per quanto riguarda i notebook (che per gli ultimi 5 anni hanno da soli rappresentato circa il 40% della crescita totale del mondo PC) non ha il desiderio di acquistare un ulteriore Personal Computer, ma preferisce piuttosto orientarsi verso altri tipi di device, come un iPad.
Il rimpiazzo dei parchi macchine aziendali nel segmento professional aveva in un primo momento sminuito l’effetto della decrescita, e continuerà a farlo parzialmente anche nel corso del 2011 e forse fino agli inizi del 2012, seppur con differenze significative all’interno dei diversi mercati e regioni.
Ci troviamo quindi forse all’inizio del declino dell’era dei Personal Computer? I segnali sono diversi: un’altra ricerca Gartner ha previsto che entro il 2013 il numero di smartphone nel mondo supererà quello dei PC: 1,82 miliardi contro 1,78, e ciò senza considerare i tablet. Piper Jaffray, una banca d’affari statunitense, ha calcolato che nel corso del 2010 sono stati venduti 14,5 milioni di iPad, più circa un altro milione di dispositivi tablet prodotti da altri vendor, mentre Forrester prevede che entro il 2015 82 milioni di americani possederanno e utilizzeranno un tablet.
Anche l’utilizzo di internet in modalità Mobile è in continua crescita: ad oggi il 59% degli americani utilizzano internet dal proprio cellulare, mentre sono 11 milioni gli italiani. Da recenti ricerche Doxa emerge che gli italiani utilizzano il proprio dispositivo Mobile per accedere a internet anche quando si trovano a casa nel 73% dei casi, confermando come questi device siano utilizzati anche quando si ha a disposizione un PC tradizionale.
I nuovi tablet e smartphone hanno raggiunto un livello di performance ritenuto accettabile dalla larga maggioranza degli utenti, che con essi possono svolgere buona parte delle attività tradizionalmente effettuate da PC in maniera soddisfacente. Mentre gli attuali smartphone hanno già potenzialmente rimpiazzato una serie di dispositivi mono-funzione come lettori MP3, fotocamere, navigatori GPS e videogiochi portatili, le logiche imperanti del Cloud Computing permetteranno presto all’utente di traformare il proprio tablet in un super-computer virtuale, accedendo alle informazioni e alle risorse di cui necessita tramite la rete.
La nuova classe di dispositivi mobili assolve inoltre in pieno alle necessità di connettività derivanti dal successo dei social network, permettendo di essere sempre online, non solo quando ci si trova seduti dietro ad una scrivania. I mercati di questi dispositivi godono inoltre di un fermento non paragonabile a quello saturo dei PC, in cui la concorrenza si è ormai tradotta in efficienza di distribuzione e competitività dei prezzi. Il mercato degli smartphone si muove secondo logiche diverse, con le quali gli operatori si sono inseriti con importanti specificità: RIM Blackberry si è aggiudicata la clientela Business grazie ad una perfetta integrazione con la mail aziendale, Apple ha costruito la propria forza su facilità d’utilizzo, grafica curata e design, mentre Android sulla piena compatibilità con un alto numero di produttori e sul supporto di device di gamma diversa.