Facebook, sulla scia di quanto fatto da Google continua la sua operazione trasparenza dopo il Datagate e dopo il Transparency Report, con cui ha reso noto le richieste dei governi sugli utenti, il social aggiorna i suoi documenti che si occupano di privacy, chiarendo che per il tag nelle foto degli utenti viene incorporato il database dei suoi iscritti.
In molti pensano che l’obbiettivo del social network più nto del piante sia quello di facilitare la codifica in modo che la gente sappia quando ci sono le loro foto sulla nostra piattaforma, così come confermato da Erin Egan, Chief Privacy Officer di Fb.
Come osserva il New York Times Fb sta rendendo più chiari i modi in cui usa i nostri dati personali, come i nostri like o quello che condividiamo – per calibrare meglio, ad esempio, gli annunci pubblicitari: “Gli aggiornamenti che mostriamo, sono il nostro modo per spiegare meglio i prodotti che esistono al momento”; spiega al quotidiano Ed Palmieri, associate general counsel per la privacy di Facebook.