Questo genere di negozi si trova all’interno degli aeroporti, navi da crociera, scuole militari, o interi paesi/zone come Livigno. Il primo Duty free venne aperto all’aeroporto di Shannon in Irlanda nel 1947
VIAGGI E CONSUMI, OGGI LO SHOPPING VERO SI FA AL DUTY FREE
Un tempo si andava al mercato, in drogheria, nella bottega di fiducia, poi è stata la volta dei supermercati e infine di qualsiasi tipologia di centro commerciale, dall’outlet alla vera e propria cittadina dello shopping, dove l’esperienza d’acquisto è a tutto tondo, dai beni di prima necessità al divertimento preconfezionato.
L’ultima evoluzione del consumo invade anche quelli che, proprio insieme ai centri commerciali, sono stati definiti a partire dagli anni Novanta, i non-luoghi per eccellenza: gli aeroporti. Non solo un caffè e un panino, o la bottiglietta d’acqua da mezzo litro, oggi negli aeroporti si fanno acquisti e i duty free sono i nuovi luoghi dello shopping.
ME LO COMPRO AL DUTY FREE, CONVIENE
Secondo un’indagine svolta dal Gruppo Autogrill, presente con i propri punti vendita in tutti i principali aeroporti mondiali, i consumatori-viaggiatori che si trovano a fare acquisti sono passati da un approccio “Voglio questo ora” a una scelta più razionale “Vorrei questo e potrei risparmiare comprandolo al duty-free, perché no?”.
D’altro canto è nei duty free che è possibile trovare un mix irrinunciabile per qualsiasi consumatore contemporaneo: grandi marche e promozioni eccezionali.
Così, oggetti che nella quotidianità appaiono meno raggiungibili, diventano convenienti nel contesto del duty free e contemporaneamente il viaggio diventa occasione per pianificare l’acquisto fuori dall’ordinario. Ad esempio all’interno dell’aeroporto internazionale Hartsfield-Jackson di Atlanta, USA, nella gioielleria a insegna Bulgari gli orologi da uomo sono al top della classifica degli articoli più venduti. Tra questi spicca un modello della Diagono Collection che costa $ 3.750.
Oppure si acquistano regali fuori dall’ordinario, come nel caso di uno sceicco dell’Arabia Saudita che, nel punto vendita di Aldeasa dell’Aeroporto di Madrid, ha acquistato cinque profumi piuttosto costosi per le rispettive cinque mogli, giustificando la scelta come l’unico modo per evitare gelosie tra le consorti.
IL PRIMATO DEL PROFUMO
Ma cosa acquistano i viaggiatori nei duty free? Soprattutto profumi, tabacco e alcoolici. Ovviamente il trend degli acquisti, anche all’interno dell’aeroporto, riflette le abitudini di consumo dei vari paesi ma ad incidere è anche la provenienza del viaggiatore.
Ad esempio nei duty free spagnoli, il drink più acquistato è il whisky, soprattutto da clienti americani e inglesi, ma i turisti inglesi insieme a quelli tedeschi non disdegnano anche la piccola oggettistica o i souvenir, che comprano in grande quantità.
Negli aeroporti spagnoli con più traffico business, invece, gli oggetti più richiesti sono quelli esclusivi e personalizzati, spesso non ritrovabili altrove, il primato di vendite in questa categoria va allo scalo di Madrid. In crescita anche le preferenze per i prodotti tipici del territorio o i dolciumi, venduti in confezioni speciali, che si prestano alla perfezione come souvenir o regali – come le maxi tavolette di cioccolata in vetta alla classifica di vendita.
Negli aeroporti inglesi l’articolo più venduto sono i profumi, tanto che 1 profumo su 4 nel Regno Unito viene venduto nei negozi World Duty Free. Vendite in crescita negli oltre 80 store inglesi di Autogrill anche per i prodotti di lusso e i prodotti a regime Tax and Duty-Free.
PEZZI UNICI E EDIZIONI LIMITATE PER UNO SHOPPING CHE FA VOLARE
Globalizzata è anche la ricerca dell’esclusività nell’acquisto: oggetti in edizioni speciali o a tiratura limitata, appositamente creati per la vendita all’interno dei duty free aeroportuali, diventano il cult dello shopping in viaggio.
E’ il caso, ad esempio, della coppia di cinesi che ha acquistato un esemplare di Louis XIII Rèmy Martin Black Pearl, del quale sono state prodotte solo 358 bottiglie numerate nel 2008, proprio presso il duty free Aldeasa dell’Aeroporto Internazionale di Vancouver.
Lo stesso duty free, tra l’ottobre 2010 e il febbraio 2011, sarà la cornice dell’esclusivo evento “The Bombay Revelation”. L’evento, dal valore di 1 milione di dollari, ruota intorno a 5 esclusive bottiglie di cristallo fatte a mano di Bombay Sapphire Gin, dal costo di 200.000 dollari l’una, decorate con diamanti e zaffiri. Delle cinque bottiglie, solo 2 saranno disponibili per l’acquisto, una delle quali proprio presso il duty free Aldeasa all’aeroporto di Vancouver.
Non c’è che dire, lo shopping nei duty free aeroportuali vola decisamente “in alto”.