Ecco alcuni dati e statistiche tratte dal report Casaleggio Associati, “L’e-commerce in Italia 2011″. Grazie a questionari e interviste effettuate a quasi 3.000 aziende italiane, il report sintetizza la situazione dell’e-commerce in Italia:
- A gennaio 2011 sono 270 milioni gli utenti europei che hanno visitato un sito e-commerce (74,5% del totale degli utenti online). I settori che hanno generato maggiore fatturato sono stati Tempo Libero (per la maggior parte giochi d’azzardo) con il 48,5%, Turismo con il 31,4% ed Elettronica di consumo con il 7,1%.
- Secondo gli operatori e-commerce italiani, il principale elemento di differenziazione rispetto ai competitor è il marchio (41%), seguito dall’ampiezza della gamma prodotti (36%), dalla fidelizzazione dei clienti (29%) e dalle politiche di prezzo (27%).
- Secondo le aziende i clienti effettuano acquisti online principalmente per comodità (37%), per i prezzi più vantaggiosi rispetto all’offline (26%) e per la maggiore ampiezza dell’offerta (22%).
- Gli investimenti a breve termine delle aziende italiane che effettuano commercio elettronico sono focalizzati principalmente su marketing e promozione (44%) e sul miglioramento di usabilità e user experience del sito e-commerce (22%)
- Solo il 41,7% delle aziende intervistate ritiene soddisfacente la sua attività di promozione online.
- Per quanto riguarda i costi di acquisizione di nuovi clienti, il settore più costoso è quello delle Assicurazioni (costo acquisizione: 50 euro), seguito da Moda (45 euro), Alimentari (40 euro), Casa e Arredamento (29 euro), Tempo Libero (25 euro), Elettronica (22 euro), Turismo (20 euro). Il settore dove acquisire nuovi clienti costa meno è l’Editoria (9 euro).
- In termini di tasso di conversione visite/clienti, il settore più proficuo è il Turismo (2,8%), seguito da Editoria (2%) ed Elettronica (1,9%).
- Sui siti e-commerce la frequenza di riacquisto è solitamente 3 mesi (25% dei casi).
- L’integrazione dei social media negli shop online (prevalentemente il bottone “like” di Facebook, Twitter e Google Buzz) è abbastanza diffusa (59% dei casi). Il 33% delle aziende che hanno un e-commerce non effettua alcun tipo di integrazione con i social network.
- Il numero di impiegati delle aziende e-commerce è strettamente correlato al fatturato: in media 2 dipendenti per fatturati inferiori a 100.000 euro, 4 impiegati per fatturati fino a 500.000 euro, 5 impiegati per fatturati sotto il milione di euro, 9 impiegati per le aziende con fatturato fino a 5 milioni di euro e 52 impiegati per le aziende che fatturano più di 5 milioni di euro.
- Tra i sistemi di pagamento online più utilizzati dagli utenti italiani sono la carta di credito (67%), Paypal (13%), pagamento alla consegna (10%), bonifico (8%).
- I vettori più utilizzati dalle società e-commerce italiane per le spedizioni sonoBartolini, SDA, Poste Italiane e TNT.
- L’e-commerce in Italia nel 2010 è cresciuto del 43% rispetto al 2009, realizzando 14,3 miliardi di euro di fatturato (nel 2009 l’ecommerce in Italia valeva 10,037 miliardi di euro). A trainare il mercato italiano è il Tempo Libero (soprattutto giochi online e scommesse).
- Lo scontrino medio (inclusi i servizi accessori) varia in base ai settori:
- Assicurazioni: 499 euro
- Turismo: 312 euro
- Casa e Arredamento: 311 euro
- Elettronica: 240 euro
- Moda: 147 euro
- Alimentare: 125 euro
- Salute e Bellezza: 100 euro
- Centri Commerciali: 74 euro
- Editoria: 34 euro
- Tempo Libero: 30 euro
- Stime di crescita per l’e-commerce in Italia nel 2011:
- Alimentare: +13%
- Assicurazioni: +30%
- Casa e Arredamento: +41%
- Centri commerciali on line: +19%
- Editoria: +35%
- Elettronica di consumo: +45%
- Moda: +11%
- Salute e Bellezza: +32%
- Tempo Libero: +23%
- Turismo: +14%