Basta entrare in un bar in Italia perché un turista si renda conto dell’arretratezza tecnologica in cui versa il paese: è un dato di fatto che solo le grandi catene di negozi e fast-food forniscano ai propri clienti una rete wi-fi dalla quale lavorare o interagire gratuitamente con il mondo virtuale.
Con il solito ritardo che le contraddistingue, anche le attività “nostrane” si stanno aggiornando ma si tratta di un processo lento e a macchia di leopardo, che non garantisce agli internauti una copertura uniforme all’interno del tessuto urbano; spesso basta svoltare l’angolo per tornare bruscamente alla realtà offline, con buona pace della presenza sempre più massiccia sul mercato di dispositivi wireless multifunzione come i tablet.
Per Rimini, capitale italiana del divertimento estivo, questi problemi sembrerebbero in via di risoluzione una volta per tutte. La giunta comunale ha da poco approvato una delibera che sancisce l’estensione della copertura wi-fi all’intera città, includendo quindi – ed è questa è la vera notizia – la spiaggia, la zona più frequentata per buona parte della giornata; un primo vero balzo in avanti verso gli standard di accessibilità alla rete che sono ormai una realtà consolidata nel resto d’Europa.
Il progetto, per quanto apprezzabile ed ambizioso, presenta però una significativa leggerezza: l’iter burocratico prevede, dopo l’approvazione della delibera, la pubblicazione di un bando rivolto agli operatori delle telecomunicazioni per determinare chi tra loro offrirà e garantirà a costo zero il servizio; se non ci saranno altri intoppi i lavori dovrebbero iniziare il prossimo autunno, in barba alla stagione balneare praticamente alle porte e a tutte le relative opportunità che la rete gratuita aperta a tutti porterebbe con sé.
Si può dire quindi che Rimini abbia capito e adottato la nuova filosofia del vivere in vacanza ma sempre secondo tempi e modalità tipicamente nazionali, vale a dire con molta molta calma.