A Catania è stata inaugurata la prima wi-fi zone grazie ad un accordo tra privati; per decidere dove predisporre altri punti verranno prese in considerazione le necessità degli utenti. Come? Tramite un sondaggio!
San Giovanni Li Cuti. Un piccolo borgo marinaro a Catania dove non si naviga più solo in acqua; il merito è di un consigliere comunale che, stanco di aspettare una rete wi-fi inserita in un circuito federale, ha deciso di portare avanti un progetto da solo, come privato cittadino. Per trovare i fondi necessari ha avuto una bella idea: rinunciare alla metà della propria indennità destinandola ai costi di installazione e manutenzione.
Piccoli cenni su come funziona la connessione gratuita:
– si ottiene un indirizzo IP dalla scheda wireless del proprio dispositivo, si entra nella rete Free Luna e si digita un indirizzo web;
– l’utente viene subito reindirizzato ad una pagina di registrazione dove dovrà inserire i propri dati anagrafici, e-mail e numero cellulare personale;
– dallo stesso cellulare si chiama un numero di rete fissa che senza addebito per l’utente controlla la corrispondenza tra il numero della chiamata in entrata e quello rilasciato nel form di registrazione;
– se i due numeri coincidono si ottengono automaticamente delle credenziali di accesso valide per un anno grazie alle quali poter navigare gratis 2 ore al giorno.
Quando un’idea è buona è facile passare dallo sforzo di un singolo a un vero e proprio lavoro di squadra: infatti il movimento Giovane Italia ha subito supportato l’iniziativa dal punto di vista economico mentre la service provider Free Luna e il ristorante ‘Pittito’ hanno provveduto alla strumentazione e al posizionamento delle antenne.
Nei prossimi mesi verranno realizzate altre 6 wi-fi zone in città e per decidere dove collocarle verrà chiesto il parere dei cittadini; nel blog di Manlio Messina (Il consigliere comunale in questione) c’è un sondaggio a cui tutti sono chiamati a partecipare; se il wi-fi è un servizio pubblico perché non lasciarsi consigliare proprio dai suoi prossimi utenti?
In definitiva, quello di Catania è un caso di innovazione ed interattività:
– innovazione perché grazie all’intervento di singole persone tante altre hanno un servizio all’avanguardia a costo zero;
– interattività perché sapendo di cosa ha bisogno il cittadino e dove si può portare avanti un progetto davvero utile, che va a soddisfare una domanda sicuramente esistente anche rimanendo nell’ambito privato e affrontando dei costi contenuti.
E voi, clienti ed esercenti di tutta Italia, vi siete chiesti se e dove c’è bisogno di una connessione wi-fi gratuita nella vostra zona?
Fonti: www.cataniatoday.it