L’operazione è ora possibile grazie al superamento del decreto Pisanu, scaduto il 31 dicembre e non rinnovato, che rendeva molto più complicato l’accesso al Wifi prevedendo, tra l’altro, l’obbligo di identificazione tramite documento di identità di tutti coloro vi accedevano.
Il costo sarebbe molto contenuto, gli apparecchi verrebbero acquistati dalla Regione tramite avviso pubblico, e i canoni sarebbero molto bassi per le associazioni o i titolari di esercizi commerciali, in compenso in questo modo si faciliterebbe l’accesso rapido e gratuito ad internet da parte di tutti: clienti, turisti e associati.
La Puglia potrebbe inoltre diventare, secondo i promotori, l’avanguardia in Italia in un settore strategico per lo sviluppo dell’innovazione, della creatività e della cultura. Il WiFi gratuito avrebbe un ottimo impatto nel campo turistico, ma potrebbe avere altre applicazioni utilissime anche in altri settori tra cui quello sanitario.
La Regione Puglia aderirà alla Federazione nazionale delle Reti Wifi secondo gli standard creati dal Consorzio (il Caspur) promosso dalla Provincia di Roma, partecipando alla creazione di una sorta di “rete di reti” dove con un unico account e un’unica password tutti possano navigare gratis sia in tutta la Puglia che nel resto d’Italia.
Il progetto “WIFI gratis in 100 piazze pugliesi” verrà presentato in una conferenza stampa che si terrà martedì 22 febbraio alle 11 presso la sede regionale del PD Puglia. All’appello hanno già aderito molte personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’informazione.