L’iniziativa è dell’amministrazione comunale, che ha scelto come partner tecnologico il provider ClioCom. Ogni utente, dopo essersi registrato, può navigare gratuitamente per un’ora al giorno con notebook, palmari e smartphone.
Non è soltanto un’operazione d’immagine. Il Comune ha deciso di combattere il divario digitale anche nelle periferie della città e nelle zone rurali, dove non arriva l’Adsl. Il Wi-Fi sarà disponibile per tutti i cittadini che lo richiederanno, a partire da 15 euro al mese. Per attivare il collegamento sarà sufficiente installare un piccolo dispositivo sul tetto del proprio edificio e connetterlo al computer o router con un normale cavo di rete.
Gianvito Matarrese, vicesindaco e assessore a lavori pubblici e attività produttive di Alberobello, ha detto che “era impensabile che un paese come il nostro, sito UNESCO e frequentato ogni anno da centinaia di migliaia di turisti, soprattutto stranieri, non si adoperasse per ridurre il digital divide. Già da tempo ad Alberobello abbiamo attivato alcune postazioni internet gratuite, ma la libertà di connessione e di accesso alle informazioni è un fatto che riguarda la democrazia, e una piazza WiFi era richiesta da tempo soprattutto dai miei concittadini più giovani. La scarsa copertura delle periferie poi, era un problema lamentato in particolare dai tanti che vengono a passare l’estate nei trulli e nelle masserie disseminati nelle nostre campagne. Con questo intervento rispondiamo concretamente alle loro esigenze”.
Insomma, Alberobello non ha atteso la sveglia suonata da Wired per portare Free Wi-Fi nelle piazze italiane, nè gli amministratori si sono fatti turbare dalle sconcertanti dichiarazioni del presidente di Asstel, Stefano Parisi, che boccia queste iniziative come “concorrenza sleale”.