La posa di 6.000 chilometri di banda larga sul territorio amministrato, che venne avviato dalla Giunta Colli e che ha comportato un investimento complessivo di 8,5 milioni di euro, è, dunque, sfociata oggi nella realizzazione di tre iniziative. Nel dettaglio, l’attivazione di:
- servizio gratuito per l’accesso a Internet sino a 100 metri dalle sedi dell’Amministrazione;
- collegamento in wifi delle quasi 200 scuole superiori del Milanese;
- introduzione nel portale dell’Ente del servizio di videochiamata e chat per dialogare, grazie al sistema VoIP, con il personale dell’Ufficio relazioni con il pubblico.
È stato attivato dal 10 marzo 2011 l’accesso libero a Internet, tramite Pc o dispositivi di telefonia mobile, per quanto riguarda le aree attigue alle sedi dell’Ente di Palazzo Isimbardi (via Vivaio 1) e di Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 1).
Attivazione WiFi nelle sedi della Provincia
Nelle prossime settimane, la Provincia farà altrettanto per quanto concerne le sedi di viale Piceno 60, via Corridoni 16, piazza Castello 1 e Idroscalo. Grazie a questo sistema di connessione, recentemente liberalizzato attraverso il Decreto Milleproroghe (non è più richiesto agli utenti di consegnare un documento d’identità), l’Ente estenderà, entro il 2015 e a partire dal «Corridoio di Expo», il servizio a tutti i Comuni del Milanese.
L’ottica è quella di dotare i luoghi pubblici, come le sedi delle Amministrazioni, le biblioteche, i parchi e altri luoghi di aggregazione, di connessioni gratuite e libere per tutti i cittadini.
La Provincia ha già appostato 400.000 euro per il 2011 e altrettanti per il 2012 allo scopo di collegare in WiFi gli oltre 180 istituti scolastici gestiti dalla Provincia. Questo intervento permetterà agli studenti e ai docenti di sperimentare tecniche di e-learning innovative nel panorama didattico italiano.WiFi nelle scuole
La messa in Rete garantirà risparmi, accesso gratuito a Internet e velocità nella trasmissione dei dati, dando la possibilità alle scuole di sviluppare metodi didattici all’avanguardia, capaci, cioè, di utilizzare la tecnologia in forma integrata e di consentire a studenti e docenti di interagire in tempo reale. A partire da oggi, infine, i cittadini potranno videochiamare o chattare con gli operatori dell’Ufficio relazioni con il pubblico, allo scopo di ricevere informazioni o, addirittura, di espletare pratiche in tempo reale da casa o dall’ufficio.
Sistema VoIP
Si tratta di un importante servizio che, oltre a proseguire il processo di semplificazione amministrativa avviato dalla Provincia, non prevede costi aggiuntivi per i cittadini nonché per la Provincia stessa. L’Ente non dovrà, infatti, più sostenere i costi legati all’utenza dell’Urp (numero verde a carico dell’Amministrazione) e, quindi, finirà per risparmiare e per investire le risorse ricavate nel potenziamento della copertura WiFi.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE PODESTA’ – «I servizi attivati oggi costituiscono una tappa importante per la modernizzazione del territorio – ha dichiarato il presidente Podestà. – La diffusione del WiFi è, del resto, al pari della realizzazione della infrastrutture anticicliche che attendiamo da oltre quarant’anni, un importante step verso la realizzazione nel Milanese di una smart city, cioè di un’‘area metropolitana intelligente’. Il riferimento è a una società della conoscenza che preluda alla nascita di una Sylicon Valley del Milanese. Dobbiamo valorizzare il ruolo di deterrente alle crisi economiche globali ricoperto dalla Rete. Si tratta di un impegno che la Provincia di Milano intende sviluppare fino al 2015, anno di Expo, nell’ottica di trasformare il Milanese in un grande teatro della tecnologia finalizzata a estendere la società della conoscenza».
IL COMMENTO DELL’ASSESSORE LAZZATI – «La messa in Rete degli oltre 180 istituti di competenza della Provincia, oltre a sperimentare modalità innovative di insegnamento attraverso l’e-learning ci permetterà di sviluppare pure il progetto pilota promosso recentemente dall’assessorato – ha aggiunto l’assessore Lazzati. – Grazie alla collaborazione di Acer, abbiamo, infatti, già dotato 100 studenti e 25 professori di notebook per verificarne la validità didattica. In questo modo, le nostre scuole diventeranno dei veri e propri laboratori aperti, in grado di operare sia nel rapporto diretto alunno-professore sia nella relazione tra istituti».