Il 17 Giugno la rete libera della provincia di Roma ha raggiunto quota 200.000 account registrati per l’accesso gratuito; un record non solo su scala nazionale ma addirittura a livello europeo. A cosa è dovuto questo successo?
Un po’ di numeri
Il progetto Provincia Wi-Fi, fortemente voluto dal Presidente della Provincia Zingaretti, è nato nel 2008 ed ha “aperto” circa 900 hotspot nel comprensorio di Roma pari ad una superficie di 5000 kmq, coinvolgendo 121 comuni e ben 4 milioni di abitanti.
L’idea
Il progetto è nato dalla convinzione che internet fosse uno strumento di prima necessità, così come l’acqua o l’illuminazione pubblica, e che nella vita pratica potesse concretamente semplificare molti procedimenti. A tale scopo sono stati messi a disposizione accessi gratuiti in diversi luoghi ed edifici pubblici: centri di assistenza (Ospedali, centri per anziani), istruzione (Biblioteche, scuole), luoghi particolarmente frequentati (Spiagge, esercizi commerciali).
L’osservazione in effetti non è sbagliata: gli scenari futuri tecnologici sottolineano la possibilità offerta dal wi-fi di collegare un grande numero di oggetti e strumenti di uso comune (Ad esempio gli elettrodomestici), così da creare un sistema integrato on e offline al servizio dell’utente (L’Internet delle cose, di cui abbiamo già parlato in altri post). Internet godrà nei prossimi anni di un raggio d’azione molto più ampio di quello attuale, che presuppone quindi una struttura stabile attraverso la quale la connessione possa viaggiare.
Un record, quello romano, che quasi stride se accostato all’arretratezza tecnologica in cui versa l’Italia (È agli ultimi posti per quanto riguarda gli investimenti nel settore tra i Paesi europei) ma che va sottolineato proprio per far capire che ridurre il gap non è una missione impossibile, basta lavorare attivamente per far sì che ciò accada.
A questo proposito sicuramente le attività commerciali hanno giocato un ruolo fondamentale: ospitando infatti la connessione wireless nei propri spazi hanno di fatto incrementato il numero di hotspot disponibili e costruito una rete dalla trama molto fitta, una sorta di “autostrada virtuale” che ha consentito agli utenti di muoversi nel territorio senza perdere il segnale e quindi sfruttare appieno lo strumento.
Ed è proprio sulla base di questo esempio che altre grandi città italiane come Torino e Milano si stanno mobilitando per dare vita ad una copertura capillare e gratuita, con l’intento di creare una rete federale a livello nazionale alla quale sarà possibile accedere grazie ad una sola autenticazione, valida per tutte le città che saranno entrate a farne parte. Si può pertanto affermare che “Free Italia Wi-Fi” (Questo il nome del progetto su ampia scala) è una promettente realtà in divenire che proprio da Provincia Wi-Fi trae spunto e origine.