Una rete di telecomunicazioni che permette a computer e cellulari di collegarsi alla Rete, quella con la R maiuscola. Ma l’accento è sulla mobilità, visto che il diffondersi di strumenti come l’iPad e di cellulari «intelligenti» porta a una crescita della domanda di essere connessi, appunto, senza fili.
Un passo alla volta, cominciando dal Porto Antico – per la sua vocazione turistica, si è pensato che fosse un posto in cui la domanda di connessione di chi viene da fuori potesse essere più alta – e dalla Biblioteca Berio, che ha fornito l’accesso ai suoi utenti, hanno così cominciato a diffondersi gli «hotspot», le antenne che permettono il collegamento in rete di chi si trova con l’attrezzo adatto nel giro di qualche centinaio di metri. Un successo scritto perché il sistema ha bisogno, per essere usato, di luoghi comodi dove stare e di occasioni utili per cui farlo.
La connessione wireless della Berio offre queste possibilità e i risultati si vedono. La speranza – sottolineata anche da Antonio Ornano di ASCOM durante la presentazione dell’iniziativa – è che molti pubblici esercizi e tutti gli alberghi si orientino ad offrire il wi-fi in modo capillare ai propri clienti come strumento di attrazione e di “marketing territoriale”.
In occasione del Wi-Fi Day, organizzato dall’Associazione Cittadini Digitali, s’è parlato innanzitutto dell’idea di «estendere ai cittadini il diritto a Internet» come diritto costituzionale. «Stamattina, mentre venivamo a Genova in macchina abbiamo fondato via Skype la Wi-fi Federation», ha dichiarato Furio Truzzi, vicepresidente di Assoutenti e membro dell’Associazione Cittadini Digitali. «Wi-fi Federation ha lo scopo di unire enti e utenti per un confronto serio sulla normativa vigente e sul vuoto legislativo ed informativo, seguito all’abrogazione della legge Pisanu, che limitava fortemente l’accesso al web.»
«Presenti all’incontro i parlamentari Tullo, Musso e Cassinelli dell’Intergruppo Parlamentare 2.0, Mauro Lattuada Presidente Asso-Wifi, Martina Pennisi di Wired, la testata giornalistica che insieme a Asso-Wifi e Green Geek che ha promosso, per la ricorrenza dei 150 Anni dall’Unità d’Italia, la campagna di diffusione di Internet per tutto il 2011 in 150 piazze italiane», riferisce Alberto Maria Vedova su Genova24. Né s’è taciuto dei lati oscuri della Rete: «Funzionari della polizia postale presenti all’incontro di Genova hanno ricordato un recente caso di stalking online avvenuto proprio nella città ligure. In quell’occasione l’aggressore si connetteva da un Internet Point e la sua identificazione fu resa possibile dalle procedure di identificazione imposte dal “famigerato” decreto Pisanu», riporta Federico Guerrini della Stampa.
Un evento spettacolare ha chiuso la giornata all’auditorium del Galata-Museo del Mare, con la musica di Filippo Gambetta, le canzoni di Max Manfredi e la stand-up comedy di Enrique Balbontin, presentati da Gigi Picetti, figura ormai storica della cultura cittadina non mainstream. Un risultato visibile di questo incrocio fra cultura digitale e cultura tout court si è avuto a fine serata quando Picetti ha chiesto a chi, in quell’occasione, avesse messo piede per la prima volta al Galata: la sala piena è stata per un momento una foresta di mani alzate.
Un grande drappo giallo è stato steso dagli organizzatori sul «Nazario Sauro», all’ancora di fronte al museo, per farlo diventare per qualche minuto uno Yellow Submarine dei diritti digitali. A seguire aperitivo in due locali aperti sulla calata, La Fabrique e InDarsena, che offrono il wi-fi ai loro clienti, e una visita alle strutture informatiche che i Cittadini Digitali hanno installato nel centro storico.