Nei prossimi giorni, altre strutture pubbliche romane saranno interessate a questa innovazione, tra le quali l’ospedale Regina Elena. Renata Polverini, in qualità di commissario per la Sanità del Lazio, ha auspicato: “Un’iniziativa così importante dovebbe essere estesa a tutta la rete ospedaliera. Si tratta di un intervento straordinario della Provincia che mette l’ospedale pubblico in una rete di relazioni con il resto del mondo. Inoltre, dà la possibilità alle persone di rimanere in contatto con il loro lavoro, le loro famiglie. E’ un intervento che va nella direzione della progressiva umanizzazione degli ospedali, così come scritto nel mio programma di Governo”.
Unica voce dissenziente, quella dei Comitati romani contro l’elettrosmog che la reputano una scelta dannosa per la salute dei pazienti: “Apprendiamo che le massime autorità regionali e provinciali”, spiega Giuseppe Teodoro, Coordinatore dei Comitati romani contro l’elettrosmog, “hanno inaugurato congiuntamente la prima rete wi-fi in un pubblico ospedale. Prendiamo le distanze da una iniziativa che reputiamo imprudente ed irresponsabile, con cui vengono diffuse, in un luogo deputato alle cure sanitarie, numerose sorgenti di inquinamento elettromagnetico, contraddicendo la natura e la missione di una struttura istituita per occuparsi di assistere e guarire i malati e non, piuttosto, per accrescere gli elementi di rischio per la salute pubblica. Colpisce, in questa incosciente sagra dell’enfasi tecnologica l’entusiasmo con cui la neo presidente della Regione Polverini descrive il wi fi nel Policlinico, come un intervento diretto alla “progressiva umanizzazione degli ospedali”.