La crisi economica che il nostro Paese sta affrontando dal 2009 ha portato i consumatori a tagliare le spese su molti settori, primi fra tutti quelli legati alla stampa.
L’editoria giornalistica, sia quotidiana che periodica, sta affrontando un periodo di recessione a favore dello sviluppo di quella digitale, settore in continua crescita, grazie alle innovazioni tecnologiche che cambiano la vita degli utenti.
Da un’indagine curata dalla Federazione Italiana Editori Giornali, gli utenti che utilizzano i siti web dei quotidiani sono passati da 4 a 6 milioni, per una crescita del 50%.
Le persone infatti cambiano il modo di approcciarsi con i media: i giornali non si acquistano più, dal momento che smartphone e tablet danno la possibilità di reperire informazioni in tempo reale.
Anche le piccole e medie imprese, o le aziende pubblicitarie, decidono di investire in mezzi digitali come la televisione e internet: nel 2009, anno di inizio della crisi, la pubblicità sulla stampa quotidiana ha subito una flessione del 29,1%, risanata in parte nel 2011 quando è passata a -6,2%.
Le prospettive per il 2012 non sono buone per la stampa giornalistica: la crisi economica e l’integrazione della tecnologia con la vita quotidiana, fanno presagire un peggioramento della situazione, andando sempre di più verso un’editoria di tipo digitale.