Videocamere di sorveglianza, accesso ad internet, chiamate, offerte commerciali… Non è un sogno e non serve un sistema integrato di dispositivi diversi, è tutto concentrato in una cabina; non da spiaggia, ovviamente, parliamo di quella telefonica.
Ve la ricordate ancora?
Sembra un mezzo ormai inutilizzabile, scavalcato dai più moderni e onnipresenti telefoni cellulari, eppure il sorpasso è avvenuto solo una decina di anni fa. Per continuare a scrivere la sua storia è stato necessario reinterpretare strumento e funzioni (Per non dire LA funzione, in quanto dalle installazioni sparse qua e là per la città si poteva soltanto effettuare chiamate); il risultato di questo duro lavoro è sotto gli occhi di tutti a Torino, davanti al Politecnico (Fiore all’occhiello dell’istruzione italiana per quanto riguarda l’innovazione, una scelta quindi non casuale) mentre il prossimo modello verrà piazzato a Catania.
Per quanto riguarda le possibilità offerte dalla “cabina intelligente” c’è solo l’imbarazzo della scelta: chiamate, accesso ad internet e interfaccia touchscreen grazie alla quale consultare mappe, orari e chi più ne ha più ne metta; colonnine per la ricarica delle batterie dei mezzi a motore elettrico, analisi della qualità dell’aria grazie ad una piccola installazione all’esterno della struttura con dati sempre aggiornati sulla percentuale d’inquinamento, videocamere di sorveglianza esterna per una maggiore sicurezza dell’utente.
Dal punto di vista del design potremmo parlare di un restyling della tradizionale struttura a scatola chiusa – con porte o senza – verso una sostanziale apertura a forme morbide e dinamiche, piuttosto inconsuete per l’immaginario collettivo; il risultato è un arco asimmetrico sotto al quale posizionarsi per accedere ai servizi ed interagire con lo schermo. Un look più tecnologico, quindi, ma anche ecosostenibile: grazie al pannello fotovoltaico piazzato nella parte superiore della cabina, infatti, questa è assolutamente indipendente dal punto di vista energetico e mette a disposizione degli utenti la produzione restante grazie agli ingressi per la ricarica.
Un vero gioiello in cui tecnologia, estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente si sposano perfettamente per un prodotto innovativo e competitivo rispetto ai moderni dispositivi portatili; una versione riveduta e corretta che forse (È quanto le auguriamo) riuscirà nell’arduo compito di ricongiungere il futuro, sempre più mobile e high-tech, al modo di comunicare più diffuso fino a un paio di decenni fa, sicuramente più romantico e dichiaratamente analogico.