Seconda puntata
È andato bene il primo viaggio di Italo, il nuovo treno ad alta velocità della compagnia privata Ntv competitor del Frecciarossa nazionale. Soddisfatti promotori e passeggeri, che sono sfrecciati ad una velocità compresa tra i 250 e i 300 km orari da Napoli a Milano Porta Garibaldi in 4 ore e 40 minuti, neanche un minuto in ritardo.
Nulla da eccepire sull’eleganza e la comodità degli interni mentre sui servizi qualche piccolo neo sarebbe stato rilevato…
Poca scelta ai distributori automatici, discordanze tra consumatori e direttivo circa l’effettiva accessibilità della prima classe per i passeggeri della Smart (L’equivalente della canonica seconda classe), offerta limitata dei film.
Ma il difetto davvero macroscopico sta nella parziale inefficienza della rete wi-fi: non ha dato alcun segno di vita nel tratto da Roma a Bologna, che in termini di tempo equivale a poco più di 2 ore.
Il danno per l’azienda non risiede tanto nel tempo effettivo in cui la rete non è stata disponibile quanto nell’aver promosso il servizio di connessione gratuita e garantita lungo tutto il percorso come vantaggio competitivo vero e proprio rispetto ai rivali sui binari, benefit messo ampiamente in evidenza anche nel sito istituzionale.
I vertici hanno già rassicurato le associazioni dei consumatori scese in campo, gli organi di stampa e gli stessi passeggeri, asserendo che i tecnici sarebbero già all’opera per ovviare al problema. Ma quello di promettere veloci risoluzioni è un ritornello che interessa ben poco a chi è già da tempo abituato ai disservizi delle ferrovie italiane.
Viaggiando con Italo si entra nella storia? Può darsi; per il momento ai clienti basterebbe riuscire ad entrare in rete.