Venis (Venezia Informatica e Sistemi), azienda di servizi Ict dell’Amministrazione Comunale di Venezia, utilizzando un finanziamento di 10 milioni di euro stanziato nel 2009 ha portato avanti un progetto denominato “Cittadinanza Digitale” che ha previsto lo sviluppo della banda larga e del Wi-Fi, per un totale di 10mila chilometri di fibra e, al momento, 120 hot spot.
Il punto di partenza è la smartcard iMob, una soluzione inizialmente realizzata per semplificare il transito dei passeggeri in navigazione sul Canal Grande e che rappresenta uno dei più avanzati sistemi di bigliettazione contactless italiani.
Sfruttando tutte le potenzialità connesse alle tecnologie Rfid, l’amministrazione ha poi deciso di agganciare alla tessera elettronica tutta una serie di servizi innovativi.
“Il progetto veneziano Amministrare 2.0 applica la filosofia del Web 2.0 per riformare la pubblica amministrazione – ha spiegato Marco Bettini, Direttore Sistemi e Servizi Applicativi Venis -, finalizzato a trasformare il rapporto con il cittadino grazie a nuove tecnologie che consentono un accesso non mediato a informazioni e servizi, favorendo la collaborazione fra cittadinanza e governo locale per la soluzione di problemi quotidiani”.
Attivo dal maggio 2008 Iris (Internet Reporting Information System), è un servizio per la segnalazione dei bisogni di manutenzione urbana.
“Non serve conoscere chi sarà il destinatario della segnalazione – ha precisato Bettetini -. La segnalazione viene inoltrata in automatico all’ufficio di competenza. Tutti possono monitorare, segnalando un problema e indicando su una mappa online il punto in cui esso si trova o scattando una fotografia del luogo interessato per poi fornirla al sistema caricandola sul sito o inviandola via Mms. Immediato il riscontro da parte dell’amministrazione comunale, che indica sul sito l’ufficio che ha in carico la segnalazione e lo stato di avanzamento nella soluzione del problema”.
Ma grazie a telecamere di videosorveglianza distribuite per i canali, tag rfid, un sistema di georeferenziazione agganciato alle GoogleMapp e l’integrazione con tutte le banche dati dell’amministrazione, Venezia oggi ha declinato tutta una serie di servizi di gestione.
Baris è il progetto per la concessione degli spazi acquei, GeoLp è una piattaforma per la geolocalizzazione dei Lavori Pubblici, GeoIci consente di accedere on line ai dati immobili catastali, GeoScuole, invece, offre informazioni dettagliate sulle scuole d’infanzia e i nidi.
Argos (Automatic & Remote GrandCanal Observation System) supporta la navigazione sul Canal Grande e, attraverso una serie di sensori distribuiti lungo il canale capaci di tracciare la posizione, la velocità e la direzione di ciascun natante, offre un monitoraggio continuo e in tempo reale del traffico di imbarcazioni, consentendo l’identificazione immediata di situazioni critiche (incidenti, congestioni) e la pronta adozione di interventi risolutivi da parte della polizia municipale e una miglior organizzazione del traffico acqueo e una conseguente riduzione del moto ondoso nei punti nevralgici della città.
“Stiamo lavorando per realizzare una carta unica della città. – ha raccontato Bettetini –, attraverso un’interoperabilità tra diversi sistemi che hanno come chiave di accesso iMob. La nuova smartcard permette di accedere alle varie strutture comunali come biblioteche, impianti sportivi e musei, funge da badge per sistemi di rilevazione presenze e in futuro potrà essere utilizzata come carta di debito per pagamenti di servizi come il Bikesharing, i parcheggi o le autorimesse comunali (Asm), per pagare consumazioni in locali convenzionati (Aepe) o per fruire di buoni sconto e servizi fedeltà”
Tra i servizi per il turismo, iMob oggi consente di fare booking on line, pianificando nel dettaglio il tour veneziano anche in periodi di alta affluenza, potendo scegliere servizi e prodotti proposti a prezzi vantaggiosi e con il vantaggio di saltare le code velocizzando i tempi.
Per i servizi diversi dal trasporto, invece, le validatrici collocate presso i Service Provider leggono solo il tag Rfid e, attraverso la rete, trasferiscono un numero univoco della carta definito nel sistema di interoperabilità cittadino. A questo punto, ciascun Service Provider è in grado di ricondurre quel tag Rfid al corrispondente utente del proprio sistema ed erogare il servizio richiesto secondo le proprie regole di business.
Insomma anche Venezia si appresta a diventare una smart town, sfruttando sensori, Rfid e Wi-Fi per rilanciarsi nella IoT.