Dunque, il bastone da un lato e la carota dall’altro, una circostanza insolita che, però, nulla toglie ai fatti. In Francia, purtroppo, secondo le autorità il comportamento di Google risulta sanzionabile, non ci sono scappatoie. In Germania, sempre secondo le normative, Google non ha infranto alcuna regola: le strade possono essere fotografate da chiunque e il meccanismo di blur adottato da BigG è stato ritenuto più che sufficiente.
Si tratta, in ogni caso, di due aspetti diversi dello stesso “prodotto”: in Francia le autorità contestano a Google di essersi impossessata di dati in transito sulle reti WiFi, ed è questo l’aspetto ritenuto grave. In Germania, invece, l’aspetto più contestato riguarda la “privacy visiva”, che secondo le prime contestazioni era stata violata dalle riprese.
Dunque, sul versante tedesco la vicenda si conclude quasi con un nulla di fatto. Su quello francese, invece, Google dovrà procedere alla distruzione dei dati acquisiti per ben preciso ordine della Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés (CNIL).