“Dai voce alla tua pianta” è l’inusuale slogan che negli ultimi tempi sarà saltato all’occhio degli appassionati di giardinaggio di tutto il mondo (In Italia circa il 14% della popolazione); il merito è di Koubachi, un sistema basato sulla connessione wireless messo a punto in Svizzera che permette di preservare la salute delle piante di casa.
Che c’entra internet con le piante?
C’entra per due motivi:
1. È difficile tenere a mente tante informazioni su esemplari diversi mentre, grazie agli spazi web, è possibile avere a portata di click una vera e propria enciclopedia botanica in cui è racchiuso tutto il sapere umano, sempre pronta all’uso;
2. La connessione internet scandisce buona parte delle nostre comunicazioni ed è stata ormai integrata praticamente in tutti i dispositivi mobili, accompagnandoci non solo quando siamo davanti ad un computer ma anche e soprattutto quando siamo in giro o in viaggio, in una parola nel nostro tempo libero.
Mettendo insieme queste due considerazioni è semplice capire come funziona Koubachi: il sensore wi-fi piazzato nel vaso della pianta serve a registrare informazioni importanti quali la temperatura, l’intensità della luce e l’umidità della terra; queste poi vengono trasmesse al server centrale, che trasforma i dati raccolti in avvisi al proprietario, che può tranquillamente leggerli in posta elettronica o riceverli sottoforma di notifica sul cellulare.
La pianta è da innaffiare, oppure ha bisogno di più luce? Nessun problema, ci pensa Koubachi! L’innovativa gestione può essere estesa a tutte le piante in casa, basta spostare il sensore da un vaso all’altro e in poco tempo si riadatterà al nuovo ambiente, rilevando e trasmettendo nuove informazioni.
Tutto automatizzato, quindi? Quasi. L’unica operazione che si domanda all’uomo è di impostare nel sito o grazie all’App per iPhone my.koubachi.com la specie di pianta cui appartiene il proprio esemplare: per ora ne sono già state caricate nel software 440, accuratamente suddivise in categorie (Oltre alla tipologia anche fusto, lamina e margine della foglia); l’obiettivo è di arrivare ad un database di 5000 entro la fine dell’anno grazie alla collaborazione di figure professionali esperte nel settore.
Questo è solo un esempio dell’Internet delle cose, di cui ci siamo già occupati, ottimo per ricordare quanto sia importante disporre di punti di connessione dislocati su tutto il territorio per garantire un ampio spettro di possibilità agli utenti, siano essi messi a disposizione da Enti, Comuni ma anche e soprattutto da singoli esercizi commerciali; e ancora, di quanto il futuro sia in realtà prossimo, aspetto sul quale è necessario riflettere per capire se il nostro modo di comunicare sia ancora al passo con i tempi o non sia piuttosto da rivedere ed aggiornare, se perfino le piante comunicano con noi via internet.
E, ovviamente, Koubachi si rivela efficace nel momento in cui l’avviso del sistema si trasforma in azione da parte dell’utente; se siete troppo pigri per innaffiare, avete poca memoria o siete sempre fuori casa… Beh, cambiate hobby!